Il carnevale si fa occasione ideale per dire no a tabù, stereotipi e pregiudizi. E lo fa per le strade di Finale di Pollina, dove domenica prossima, 11 febbraio, sfilerà un carro allegorico per dire no, in un clima di festa e allegria, alla violenza di genere, al razzismo, all’omotransfobia, al bullismo e ai maltrattamenti di ogni sorta. «Con questo carnevale vogliamo semplicemente gioire e divertirci, essendo consapevoli che ogni vita è unica nella sua completezza. Noi tutti siamo qua per stupirci delle meraviglie della vita e non per sottometterci alle paure», dichiara Alessandra Barone, Miss trans Europa 2015, ospite d’onore dell’iniziativa, organizzata in collaborazione con la fotografa Nina Kalinovà e l’associazione culturale Gea – Global earth art, entrambe del luogo.
Il carro, intitolato simbolicamente Mondo migliore, «nasce proprio sulla scia di questo buon auspicio. Non c’è maniera più bella di trasmetterla con colori, sorrisi, spensieratezza ma anche testimonianze – continua Alessandra -. Insomma, non sarà il solito carnevale». Alla fine della sfilata, ci sarà un momento di raccoglimento in piazza del Popolo, dove si esibirà la scuola di danza Asd Go to dance, diretta dalla maestra Clara Tropea. Ma i festeggiamenti si prolungheranno fino al giorno successivo, quando verranno premiate le tre maschere più belle e vicine al tema dell’edizione di quest’anno, la natura e il mondo animale.
«Il carro in sé dovrà trasmettere il senso di bellezza – torna a dire Alessandra -. Insieme a me ci saranno tre minori stranieri, ospiti della comunità Aquilone di Castelbuono, arrivati dalle loro terre sfidando il mare a bordo di vecchi barconi». Sventoleranno una bandiera della pace, quella che hanno cercato e che faticosamente stanno costruendo col loro arrivo qui. A bordo anche ragazzi diversamente abili e persone vestite con materiale di scarto e plastica riciclata che ricreeranno uno stile d’alta moda. E ancora una coppia di giovani che sensibilizzerà sul tema della violenza contro le donne e poi i bambini. «La bellezza, da quella esteriore a quella puramente ideologica del messaggio di questo carro, per affrontare attraverso una chiave inusuale e poco scontata complesse tematiche sociali». Presente anche la presidente di Arcigay Palermo, Ana Maria Vasile.
«Il mio sogno – conclude Alessandra – è quello di aiutare chi, come me in passato, ha bisogno di un supporto per affacciarsi al mondo Lgbt e alle problematiche che spesso si pensa ne possano derivare». Una madrina, insomma, scelta ad hoc per quest’evento e che accettando questo invito per il carnevale 2018 di Finale ha acconsentito a mettere in ballo la propria storia personale e gli ostacoli affrontati, con entusiasmo ma non senza fatica, fino ad oggi, dal rifiuto della famiglia per la sua scelta ai pregiudizi del popolare quartiere natio, la Vucciria. Ma lei assicura: «Il pessimismo non ha mai fatto parte della mia vita», dice, sfoggiando il migliore dei sorrisi.
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