La onlus Namastè, nata nel 2000, si occupa dei bisogni di una trentina di ragazzi diversamente abili. Ha sede in una villa, presa in affitto a Caltagirone, dove i suoi ospiti praticano attività di inserimento e svolgono una vita per quanto possibile serena. Fino a oggi, però. Il proprietario dell’immobile ha deciso di metterlo in vendita, così l’associazione si trova adesso nell’urgenza di trovare un luogo adatto. Una casa stabile. Allora la sociologa Laura Boria, vicepresidente di Namastè, decide di scrivere una lettera a Carmen Consoli, chiedendole aiuto. E la cantantessa non si fa pregare. Qualche telefonata ai «suoi colleghi artisti», e nasce Carmen Consoli and friends. Un concerto speciale, una concatenazione di duetti e collaborazioni, con guest star di livello: Samuele Bersani, Elisa, Max Gazzè, Marina Rei, Daniele Silvestri, Mario Venuti e Bandabardò, tutti insieme in piazza Duomo la sera di venerdì 1 giugno. Il ricavato verrà devoluto a Namastè, che a quel punto potrà cercare una sistemazione con qualche patema d’animo in meno.
Nella mattina di oggi, alla sala giunta di Palazzo degli elefanti, l’evento – patrocinato dal Comune di Catania – è stato presentato alla stampa. Insieme al sindaco Enzo Bianco e a Laura Boria, di fronte ai microfoni si è presentata proprio Carmen Consoli. Sinceramente intenzionata – tra battute di spirito, digressioni personali e «scusate, sono rincoglionita» – a mettere la propria figura e il proprio carisma a disposizione del progetto. «In questo secolo – sorride ai giornalisti – succedono dei miracoli. Pensate, le mamme dei ragazzi di Namastè cucineranno per noi artisti: tutti si adoperano, come una volta».
«Quando ho ricevuto la lettera di Laura Boria – prosegue Carmen Consoli – la prima reazione è stata: “Sì, posso andare a trovarli, posso andare a fare una canzone”, come ho già fatto e continuerò a fare. Però qui non basta, se dobbiamo accendere un mutuo non basta. Quando mi sono recata a Caltagirone, mi ha colpito il fatto che questi ragazzi si trovino effettivamente in una famiglia. Pur non essendo normodotati, vivono una condizione di normalità in cui si sentono anche utili. Molti di loro – conclude un po’ più amara – sono stati abbandonati dalla famiglia di origine». «Sono un gruppo di ragazzi diversamente abili – spiega Laura Boria – che fanno una vita normalissima, vanno a scuola, in palestra, al cinema al venerdì, fanno teatro, cucinano. Molti di loro sono stati abbandonati, quindi sono sotto la tutela del tribunale dei Minori. Da un giorno all’altro – aggiunge – potrebbero portarli altrove. Così ho pensato di chiedere aiuto a Carmen».
In un primo momento Carmen Consoli and friends avrebbero dovuto suonare alla villa Bellini. Che però, al momento, è parzialmente occupata dal cantiere per la riqualificazione del piazzale delle Carrozze. Una circostanza che – come anticipato da MeridioNews – otto giorni fa ha persuaso l’amministrazione comunale e la produzione del concerto a trasferire lo spettacolo in piazza Duomo. Anche per via di una domanda di biglietti che – a detta degli organizzatori – starebbe superando le previsioni della vigilia.
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