Un castello medievale, dall’aspetto austero, in cui sono rintracciabili elementi tipici degli stili arabo e normanno, che custodisce al suo interno sale elegantemente affrescate. È il castello di Carini, noto ai più per le vicende e le leggende legate alla famosa baronessa di Carini, Laura Lanza di Trabia, che a soli 14 anni venne data in moglie al sedicenne Vincenzo La Grua Talamanca. Non fu un matrimonio d’amore e presto Laura si innamora di Ludovico Vernagallo, un amico di famiglia, di cui diventa l’amante. Ma quando il padre di Laura viene a conoscenza della relazione, il 4 dicembre 1563 uccide la figlia, dando vita ad uno dei primi delitti d’onore del periodo.
Oggi la storia del castello si arricchisce di un ulteriore tassello, legato al mondo dell’arte contemporanea: si tratta di Moon, un progetto culturale legato al territorio e allo stesso tempo di respiro internazionale, che trasformerà la fortezza medievale in una piattaforma creativa che accoglierà mostre, residenze artistiche, workshop, incontri.
Il progetto, ideato e diretto da Giuseppe Buzzotta, coadiuvato dal comitato direttivo composto da Daniela Bigi e Gabriella Ciancimino, nasce come risposta progettuale all’esigenza del Comune di Carini di definire un programma di ricerca dentro il contemporaneo capace di tradursi anche in progetto politico, in termini di possibile incidenza nella vita di una comunità attraverso l’arte. «Moon – spiega Giuseppe Buzzotta – nasce da un’idea sviluppata in un anno, dopo un decennio passato a Carini, alla scoperta del territorio e delle sue potenzialità, ma anche delle criticità e delle aspirazioni».
«Questo è il nuovo corso di Carini – spiega il sindaco Giovì Monteleone -, che sta cercando il suo rilancio sul territorio attraverso la cultura». Forte di oltre 40 mila visitatori ogni anno, «il castello di Carini – racconta l’assessore alla Cultura Salvatore Badalamenti – è il punto nevralgico di questo progetto di apertura al territorio e attenzione per i giovani artisti».
Moon vedrà non soltanto la partecipazione di artisti affermati e di fama internazionale, ma anche il coinvolgimento di imprese e di artigiani dell’area, con lo scopo di creare nuove forme di collaborazioni, investimenti e sviluppo, senza dimenticare i giovani, per i quali saranno organizzati percorsi specifici per sostenerli nel prendere consapevolezza delle loro potenzialità singole e di comunità.
Il castello aprirà le porte a Moon il prossimo 15 luglio, con un calendario di eventi che si protrarrà per i mesi seguenti: una mostra/focus dedicata al lavoro dell’artista greca Mary Zigouri, attualmente presente a Documenta14 a Kassel e Atene; una residenza con esposizione dell’artista romano Gianni Politi, che lavorerà nel piano nobile del Castello; una doppia personale che vedrà confrontarsi gli emergenti Campostabile e Stefania Zocco; e poi sarà la volta degli artisti internazionali Ute Mueller e Christoph Meier. Gli allestimenti apriranno i battenti in contemporanea e occuperanno l’estate.
Il castello di Carini è aperto ogni giorno, compresi i festivi dalle 10 alle 14 e dalle 16 alle 20. Il biglietto di ingresso (che comprenderà sia la visita del castello che le mostre) varia tra 1,50 euro a 3,50 euro a persona. Ogni sabato sera, ingresso libero e orario continuato.
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