Man mano che si allontana lo spettro dell’emergenza sanitaria, si torna a parlare di politica e di amministrative. Sedici i Comuni del Palermitano chiamati a eleggere sindaco e consiglio, tra questi spicca per dimensioni il Comune di Carini, dove il primo cittadino uscente, Giovì Monteleone, ha deciso di giocare d’anticipo presentando la propria ricandidatura.
Lo fa con dei manifesti in cui al posto della faccia di Monteleone c’è un disegno che mostra i tratti distintivi del volto del sindaco: occhiali e baffi, una scelta autoironica, dice, dettata anche dalla voglia di «non oscurare il numeroso gruppo che lo ha affiancato e lo affiancherà in questa nuova avventura. Una candidatura per dare voce, spazio e prospettiva a ragazze, ragazzi, giovani, professionisti, sognatori concreti e meno giovani d’esperienza: un progetto plurale che si ritrova nel “sigillo di garanzia” dei famosi baffi di Giovì Monteleone».
«L’inizio del 2020 è stato particolarmente difficile, motivo per cui ho preferito aspettare prima di decidere se candidarmi – spiega Monteleone – Ho trovato doveroso occuparmi dei miei concittadini come Sindaco, al pieno del mio impegno e della mia concentrazione. Ho accettato, dopo tante conversazioni e tanti ragionamenti, di candidarmi nuovamente alla carica di Sindaco di Carini, perché credo che sia fondamentale completare il percorso che in questi anni è stato tracciato. Abbiamo trovato un Comune senza nemmeno un soldo, lo abbiamo rimesso in piedi, ora è il momento di farlo correre. Mi candido, e condivido questa avventura con un gruppo molto vario e giovane, con tanti sogni e progetti per rendere ancora più moderna, sicura, vivibile e pulita questa nostra città».
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