“Cara Radio Maria, quell’antenna è da smontare o da spostare…”

di Marila Re

L’emittente cattolica, attraverso l’antenna installata in contrada Letto Santo a Santo Stefano di Camastra, non solo ha emesso onde elettromagnetiche fuori misura, come ha sancito un’indagine dell’Arpa (Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente), ma è come se avesse operato da “abusiva” in tutti questi anni. Ora arriva un’intimazione da parte del Sindaco, Francesco Re, a smontare l’impianto radio, abbattendolo, oppure spostandolo.

“Con la presente – scrive il primo cittadino di Santo Stefano di Camastra – ad ogni effetto, di fatto e di diritto, si avvia formalmente il procedimento amministrativo per la predisposizione degli atti conseguenti volti all’eliminazione di tutti gli impianti ritenuti abusivi”.

La lettera del Sindaco Re (nella foto a sinistra), contro firmata dal capo ufficio tecnico, Francesco La Monica, indirizzata, come già accennato, a Radio Maria. Il primo cittadino prima di impugnare carta e penna, ha atteso di conoscere l’esatta identificazione del soggetto titolare della frequenza ‘incriminata’ MF-MHz 107,00. Attesa finita quando il Ministero delle Comunicazioni – Ispettorato Territoriale Sicilia – in via definitiva ha attribuito la frequenza all’emittente “RadioMaria”.

Questa Radio è proprietaria dell’impianto posto a ridosso del muro di contrafforte del piazzale del Santuario Letto Santo, con palo metallico che supporta le apparecchiature di trasmissione. Un palo che svetta sul piazzale a sinistra della facciata del corpo di fabbrica.

Ora che tutto è nero su bianco, e che il soggetto titolare dell’antenna è stato individuato non resta che procedere. “L’ Associazione Radio Maria, in relazione al sito Letto Santo ed agli impianti colà installati – scrive il sindaco Re – non ha mai prodotto agli atti di questo Comune la documentazione tecnica necessaria. Non ha mai richiesto ed ottenuto l’autorizzazione prevista dalla normativa vigente, né risultano altrimenti acquisiti gli atti propedeutici, costituenti
pareri e N.O. obbligatori in quanto relativi a vincoli comunque sussistenti nel territorio in relazione alla materia tecnica, paesaggistica ed ambientale, nonché titolo di utilizzazione del suolo e degli immobili di proprietà privata nell’ambito dei quali insistono le apparecchiature”.

Rilievi pesanti, quelli mossi a Radio Maria che però non si difende e tace, senza dare nessuna risposta alla comunità stefanese.

Sarà pure “la voce cristiana nella tua casa” ma se non sono gradite le onde elettromagnetiche come si fa? A Santo Stefano di Camastra, quell’antenna non la vogliono. Nulla contro Radio Maria, ci mancherebbe. A far imbufalire residenti e amministratori è quell’ impianto radio installato senza autorizzazione.

Intanto tutto tace. Forse la Radio cattolica preferisce la rimozione forzata allo spostamento programmato?

 

Redazione

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