Quattro ore. Tanto è durata l’attesa a vuoto dei pochi rappresentanti delle agenzie in gara per aggiudicarsi il capodanno in piazza Politeama a Palermo giunti a Palazzo Ziino per assistere all’apertura delle buste. Causa del rinvio sarebbero stati dei problemi tecnici legati al collegamento internet. Questa la spiegazione fornita dai responsabili degli uffici e dai membri della commissione presieduta da Filippo Guttuso, che avrebbe dovuto appunto insediarsi ieri alle 9.30, prima dell’apertura prevista per le 10. Intanto pare che delle 10 proposte presentate entro la scadenza fissata per il 2 novembre, quattro siano già praticamente fuori gioco perché l’artista principale, il big destinato a esibirsi tra le 22.30 e la mezzanotte, si sia già impegnato con un’altra piazza.
Nessuna mancanza di riguardo, semplicemente un artista inserito in una proposta che potrebbe anche non essere quella vincente può essere bloccato solo per una settimana, dopodiché è libero di accordarsi con chiunque sia in grado di garantire l’ingaggio. Tra questi ci sarebbe, secondo indiscrezioni, Fiorella Mannoia. Il nome della cantante sarebbe presente in una delle buste, ma lei nel frattempo ha deciso di passare il capodanno in Campania, a Salerno. Rimangono ancora in piedi – sempre stando alle voci di corridoio – le candidature di Edoardo Bennato e Raf, scelti da due diverse agenzie. Anche loro, tuttavia, potrebbero approdare su altri lidi qualora un’offerta concreta battesse sul tempo la commissione. Cosa non improbabile visti i tempi stretti. «Ogni anno la stessa storia – spiega uno dei rappresentanti delle agenzie in gara – ci si ritrova qui praticamente all’ultimo momento e poi ci si lamenta perché i big non vengono a Palermo».
E se un tassello, che sia l’artista principale, il presentatore o qualcuno degli altri requisiti richiesti dal bando per quello che il Comune ha ribattezzato il Capodanno delle culture dovesse venire a mancare all’improvviso rispettare i rigidi requisiti richiesti potrebbe essere impresa non semplice. «E se il vincitore dovesse trovarsi senza artista mentre qualcun altro dovesse avere tutti i requisiti in regola cosa succede?» si chiede un altro rappresentante di agenzia. L’apertura delle buste è stata posticipata a stamattina, ma uno sciopero programmato in giornata potrebbe ridurre il personale e causare un ulteriore slittamento a domani.
Ma quella relativa al Capodanno non è l’unica grana in seno all’amministrazione. A tenere banco c’è infatti anche la questione dei festeggiamenti per il Natale. In questo caso la commissione incaricata di valutare i progetti che dovevano essere presentati entro lo scorso 28 ottobre, non è nemmeno stata nominata. E tra i partecipanti aleggia un senso di scoramento, fomentato dall’indiscrezione che le casse comunali, quest’anno, siano vuote. «Abbiamo preso il fatto che quest’anno si sia pensato con largo anticipo al bando rispetto al passato come un segnale positivo – spiega uno degli aspiranti organizzatori del Natale – Ma dal 28 ottobre nessuno si è più fatto sentire. Ho paura che sia stata solo una manovra politica a ridosso delle elezioni regionali».
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