Capodanno 2016, il Comune valuta proposte «Mancano 20 giorni e non si sa ancora nulla»

«Stiamo ancora valutando le proposte che sono pervenute nei giorni scorsi all’amministrazione». La dichiarazione è dell’assessore alla Bellezza condivisa Orazio Licandro e arriva in merito all’organizzazione comunale degli eventi per Capodanno 2016. Che anche quest’anno registrano qualche polemica. Soprattutto perché allo scadere del nuovo anno mancano a conti fatti poco più di 20 giorni e ancora non si sa nulla sull’organizzazione. Nei fatti, comunque, l’amministrazione si è mossa: in seguito a una delibera di giunta, il Comune ha pubblicato sul sito dell’ente un avviso per il reperimento di proposte relative alla manifestazione che – si sa già – si terrà a piazza Duomo dalle 21 del 31 dicembre 2015 a un’ora dopo l’avvio del 2016. Il costo dell’operazione si aggira intorno ai 100mila euro e «la copertura finanziaria arriva dai proventi della tassa di soggiorno, un’imposta che può essere destinata esclusivamente ad attività di cultura e turismo», precisa l’assessore al ramo. Che punta molto proprio sul dato relativo «all’importanza turistica che ricopre l’evento per la città». 

«Come si fa a influenzare positivamente il turismo con l’organizzazione di un concerto se, a 20 giorni dall’appuntamento, non si sa ancora chi salirà sul palco?», attacca il leader di Catania bene comune Matteo Iannitti. L’investimento del Comune, infatti, prevede la realizzazione di un concerto di musica contemporanea italiana o internazionale. «Non c’è pubblicità in merito, mentre la città è già tappezzata delle locandine di altri eventi musicali che si terranno a febbraio o a marzo». L’assenza di una maggiore programmaticità deriva anche dal prolungamento dei termini di scadenza del bando. Perché «per dare maggiori possibilità a eventuali gruppi o associazioni, e per avere noi una maggiore scelta, abbiamo allungato la presentazione delle offerte fino al 3 dicembre», spiega l’assessore Licandro. 

Ma a pesare potrebbe essere anche uno dei requisiti necessari per partecipare al bando, ovvero la copertura finanziaria che deve dimostrare la società vincitrice. «Si tratta di una cifra che restringe le possibilità perché si parla di un fatturato di tre milioni di euro in tre anni», spiega Iannitti. Che entra nel merito della cifra investita dall’amministrazione comunale, e dice: «Il momento storico, da un punto di vista finanziario, è delicato. Evidentemente la giunta si assume la responsabilità di spendere tutti questi soldi per una sola notte», conclude Iannitti. Un segnalazione, che nella seduta del consiglio comunale di ieri, era arrivata anche dal capogruppo di Grande Catania Giuseppe Castiglione: «Assessore Licandro, non spenda tanto per Capodanno». 

Cassandra Di Giacomo

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