Caos aerei, passeggeri bloccati a Creta da due giorni «Rientro a Catania diventato un incubo con Wizz Air»

Bloccati da tre giorni nell’isola di Creta e vacanza rovinata. È l’odissea che stanno affrontando decine di passeggeri di un volo operato dalla compagna aerea ungherese low cost Wizz Air. Il velivolo domenica notte sarebbe dovuto decollare con destinazione l’aeroporto di Catania-Fontanarossa. «Dovevamo partire poco dopo la mezzanotte del 17 luglio con un aereo proveniente dalla Sicilia. Inizialmente hanno comunicato un ritardo, spostando la partenza alle 2.15», racconta al telefono con MeridioNews una passeggera. «Dopo avere fatto i controlli, nel display è comparsa la notizia che il nostro volo era stato cancellato». Una situazione di disagio a cui si è aggiunta, stando alle testimonianze, carenza d’informazioni e l’impossibilità di contattare in maniera diretta l’operatore ungherese. «Al banco ci hanno detto, senza nessuna traduzione in italiano, che Wizz Air non aveva personale disponibile in quel momento. Inoltre – lamenta la passeggera – ci hanno comunicato che non avevamo la possibilità di pernottare in hotel». Questo, nonostante poco prima, fosse stata stilata una lista con i nomi delle persone rimaste a terra. «Ci hanno illuso che sarebbe stato possibile passare la notte in una struttura», dice ancora la donna al nostro giornale. 

E, invece, l’unica soluzione è stata quella di arrangiarsi all’interno del terminal, passando la notte distesi a terra con coperte di fortuna e zaini utilizzati come cuscini. «Quella notte altri voli sono stati cancellati e si è creato un caos, anche perché con noi viaggiavano anche delle famiglie con bambini», aggiunge la passeggera. Qualcuno per rientrare in Italia ha optato per una compagnia aerea diversa, dovendo però sborsare centinaia di euro per un biglietto. «Successivamente Wizz Air ci ha comunicato che il primo volo per rientrare a Catania era previsto per il 24 luglio – spiega la donna – Poi è comparso un volo a mezzanotte e quaranta del 20 luglio. Speriamo di non avere altre spiacevoli sorprese». La permanenza in Grecia si è quindi allunga di altri giorni. «Abbiamo pagato l’albergo a spese nostre. In questa struttura ci siamo ritrovati in 16 ma altre persone sono in altri hotel». Casi come questo sembrano essere diventati la normalità durante questa stagione. I motivi sono molteplici. Da un lato c’è la grande richiesta di biglietti e dall’altro i tagli al personale operati da molte compagnie aeree. In mezzo le rivendicazioni sindacali con scioperi e disagi: l’ultimo proprio domenica. Così da settimane migliaia di passeggeri devono fare i conti con ritardi e voli cancellati. Secondo le previsioni, ad agosto saranno almeno 16mila i voli destinati a essere cancellati in tutta Europa. 

Dario De Luca

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