Davanti al cantiere rosanero è esposto il cartello lavori in corso. Che, come sottolinea a Petralia Sottana l’amministratore delegato Rinaldo Sagramola, potrà essere rimosso nel momento in cui verrà ultimato il processo di costruzione dell’organico: «Dobbiamo dare tempo, anche a chi è in prova, di esprimersi e serve del tempo pure a noi addetti ai lavori per avere un’idea più precisa su ciò che si deve ancora fare. Aspettiamo, in tal senso, le prime amichevoli. Sappiamo che manca qualcosa in alcuni ruoli e che bisogna coprire carenze numeriche. Acquisteremo due attaccanti? Sappiamo che lì davanti abbiamo bisogno di completare la rosa. In linea di massima, cercheremo di prendere in attacco altri due giocatori, un under e un over». Il gruppo è ancora in fase di costruzione: «Pergolizzi, e sarebbe stato preoccupante il contrario, è soddisfatto e ci ha trasmesso queste sensazioni ma si tratta di prime impressioni e, in quanto tali, potrebbero lasciare il tempo che trovano. Un buon punto di partenza, comunque, è il fatto che il gruppo è formato da ragazzi bravi, educati e molto disponibili».
Tra i volti nuovi, in questi giorni si è messo in luce soprattutto il centrocampista francese Martin: «Si è proposto tramite un amico e ha voluto sposare la nostra storia di rinascita. Si è proposto bene, finora, in termini sia di comportamenti che di qualità tecniche ma è ancora presto per esprimere un giudizio definitivo. Vedremo dopo la fine del ritiro e potrebbe servire un’altra settimana per completare le nostre valutazioni». Che valgono anche per alcuni elementi già in organico («Juan Mauri e alcuni giovani possono essere considerati colpi in prospettiva») e per chi, come ad esempio l’ex rosa Lafferty, ha manifestato la disponibilità a trasferirsi a Palermo: «Registriamo con piacere queste manifestazioni e non scartiamo nulla a priori ma dobbiamo fare valutazioni a 360 gradi che non riguardano solo l’aspetto tecnico ma anche quello caratteriale e della compatibilità con i giocatori che già ci sono. Non dobbiamo sbagliare, soprattutto, le persone. Questo è un gruppo ancora disomogeneo e in fase di costruzione e sbagliare persona avrebbe lo stesso effetto di un pilastro sbagliato che rischia di fare crollare un’impalcatura».
Anche Sagramola avverte il senso di responsabilità dovendo allestire una squadra chiamata a vincere il campionato e a dare subito un impulso importante al nuovo corso: «Il nuovo clima è alimentato dal fatto che prima si erano incrinati i rapporti con la tifoseria per le vicende che tutti conosciamo e adesso si percepisce un’autenticità nei rapporti. C’è, oltretutto, un presidente (Dario Mirri, ndr) che parla con il cuore e questo si avverte. Io, magari, al posto suo sarei a volte più prudente. Sappiamo che intorno a noi c’è entusiasmo ma siamo consapevoli che ci sono anche molte aspettative. Non ci spaventano e ne prendiamo atto. Bagno di folla all’inizio della campagna abbonamenti? Onestamente non me l’aspettavo ma sono contento soprattutto per il presidente che aveva e ha sensazioni positive».
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