Si svolgerà tra sabato e domenica in Germania, ad Essen per la precisione, la Coppa Campioni di canoa polo. La competizione è suddivisa in maschile e femminile e vedrà partecipare 38 squadre (15 tra le donne e 23 tra gli uomini). La città di Catania si presenta ai nastri di partenza dell’evento addirittura con due formazioni: la Polisportiva Canottieri Catania per quanto riguarda le ragazze e lo Jomar Club Catania relativamente ai ragazzi. «Credo che a livello federale sia la prima volta – spiega a MeridioNews Fabrizio Messina, direttore sportivo del Circolo Canoa Catania – e forse in tal senso solo Posillipo ci ha preceduto avendo due compagini in coppa». Il movimento sportivo è molto diffuso nella città etnea, tanto che Catania si è candidata per ospitare la Coppa Campioni del 2019: «Quest’anno abbiamo organizzato i play off scudetto e sono andati bene e sono qui anche nelle vesti di ambasciatore per la candidatura di Catania. Abbiamo delle buone possibilità perché siamo stati anche nel comitato organizzatore dei Mondiali dell’anno scorso a Siracusa».
La scelta di Essen come sede non è assolutamente casuale. «Si tratta della cattedrale della canoa polo mondiale: qui fanno un torneo tra i più importanti al mondo, dove si gioca addirittura su sette campi simultaneamente. La federazione tedesca è la più forte». Per gli uomini sarà l’esordio assoluto in questa competizione, mentre le ragazze lo scorso anno furono sconfitte in finale: «Per i ragazzi si tratta della prima volta, ma la squadra c’è e puntiamo ad arrivare almeno in semifinale – afferma -. Le ragazze puntano invece a vincere la Coppa, ma il livello è molto cresciuto e siamo in Germania, dove ci sono tante squadre forti. L’anno scorso ha vinto proprio la formazione di Essen, quindi sarà dura». Nel capoluogo etneo, lo sport è molto praticato a livello giovanile e i risultati ne sono un’assoluta testimonianza: «La Polisportiva Canottieri Catania ha vinto anche il titolo italiano under 14 – racconta Messina -. Il Circolo Canoa Catania è un consorzio di eccellenza che si trova al porto. Si attinge dallo stesso vivaio sia per la maschile sia per la femminile». Proprio a proposito di giovani, anche ad Essen in Coppa Campioni il consorzio etneo schiererà in campo alcune delle sue eccellenze: «Stiamo facendo giocare due ragazzi, un 15enne, Francesco Barbagallo, che ha anche disputato l’Europeo under 21, e un 18enne. L’età media è comunque di 25-26 anni».
A livello mediatico, però, si sente ancora poco parlare di canoa polo e da questo punto di vista c’è ancora tanto da fare. «Il movimento sta crescendo, ci siamo affidati a dei canali streaming e ne stiamo beneficiando. La finale del Mondiale di Siracusa è stata vista da più di un milione di persone. Si sta cercando di fare crescere questo sport anche sul fronte olimpico, questa sarebbe la marcia in più». E proprio questo è l’obiettivo a lungo termine di questa disciplina tanto dura quanto spettacolare: «Gli sport non olimpici partecipano ai World Games che si sono svolti in Polonia lo scorso agosto e anche la canoa polo era presente. Per farlo entrare tra gli sport olimpici, però, c’è bisogno di uno sport che esca dalla lista delle discipline in calendario. E in tal senso – conclude Messina -, proprio nella canoa c’è il K4 femminile che non è molto seguito».
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