Avevano dichiarato di vivere da soli e di versare in condizioni di indigenza, falsificando anche i documenti in modo da poter percepire il reddito di cittadinanza. Si tratta di 19 soggetti di Campobello di Mazara, che sono stati scoperti dalla guardia di finanza dopo alcuni accertamenti svolti in collaborazione della direzione provinciale dell’Inps (Istituto nazionale della previdenza sociale). Nello specifico, alcuni dei denunciati avevano fittiziamente fissato la propria residenza in abitazioni di proprietà di un parente – nella maggior parte dei casi nelle seconde case di villeggiatura della famiglia – al fine di precostituire anagraficamente un nucleo familiare diverso rispetto a quello della famiglia di origine.
Dalle indagini fatte dalla finanza è emerso che i soggetti in questione continuavano a vivere con la propria famiglia di origine, dopo che le case di residenza anagrafica sono risultate essere abitate saltuariamente, addirittura alcuni immobili sono risultati essere diroccati e inagibili.
Le autorità hanno proceduto pertanto a ricostruire in capo di ciascun percettore l’effettiva consistenza economico-patrimoniale del nucleo familiare di appartenenza, che è risultata essere per tutti superiore ai limiti previsti dalla legge per poter accedere al Reddito di Cittadinanza.
I 19 responsabili individuati sono stati tutti denunciati alla Procura per aver reso false dichiarazioni e aver attestato circostanze non veritiere. Le posizioni sono state, inoltre, segnalate all’Inps per la revoca del beneficio e il recupero delle somme già erogate, per un importo complessivo di oltre 180.000 euro.
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