Recuperare un luogo centrale del quartiere «per rafforzare l’utilizzo da parte delle categorie fragili». Questo il punto centrale che ruota dietro l’ammissione del finanziamento per il completo recupero del campo scuola di atletica leggera di via Grasso Finocchiaro. Costo un milione e 294mila euro provenienti dal piano operativo nazionale asse quattro. L’ultima atto, ovvero la delibera di ammissibilità dell’intervento e autorizzazione spesa, è stato firmato l’11 agosto scorso dall’ingegnere Fabio Finocchiaro, direttore delle Politiche comunitarie e sport al Comune di Catania. La struttura nel quartiere Picanello, risalente agli anni ’60, ormai da diverso tempo necessita del rifacimento della pista e non solo. Nel recente passato non sono mancati i campanelli d’allarme come la caduta di un grosso albero dopo un forte temporale risalente a dicembre 2016.
«L’impianto necessità – si legge nel progetto visionato da MeridioNews – di un urgente intervento di recupero della pista a sei corsie, poiché si presenta degradata, indurita e caratterizzata dagli effetti dei raggi ultravioletti». L’area messa peggio è quella delle corsie uno e due, maggiormente utilizzate durante gli allenamenti e per questo motivo ormai prive del manto. «Risultano ammalorati anche gli spazi esterni attigui nonché lo spazio interno dedicato ai servizi igienici e agli spogliatoi». Quest’ultimi, insieme al pistino per il riscaldamento degli atleti, nel 2014 erano stati interessati da alcuni lavori di rinnovamento, eseguiti anche con il contributo di un imprenditore privato appassionato di corsa. Ma il vero problema è sempre stato la pista.
L’intervento finanziato prevede pure la sostituzione delle canalette di deflusso delle acque piovane e di irrigazione, sistemazione di tutti i piazzali, rifacimento di tutti i muri perimetrali e consolidamento della tribuna e dei locali sottostanti. Tra i vari passaggi anche «la ristrutturazione dell’impianto solare per il riscaldamento dell’acqua sanitaria con sostituzione del kit caldaia e dei pannelli solari e proiettori dell’illuminazione del campo». Il progetto che ruota attorno al campo scuola prevede che l’impianto possa essere utilizzato non solo per gli allenamenti degli atleti ma anche per l’organizzazione di eventi e manifestazioni sportive. Per questo sarà necessaria anche l’omologazione secondo i dettami prescritti dalla Federazione italiana di atletica leggera.
«Prevista la fornitura di attrezzature per esterni – viene indicato nei documenti – barriere siepi regolabili, tavole di battute per il salto in lungo e il salto triplo, cassetta di imbuca per il salto con l’asta per rendere l’impianto polifunzionale». Oltre ai lavori l’amministrazione annuncia di valore ottenere dalla ditta appaltatrice – la gara deve essere ancora espletata – alcune attrezzature essenziali per le varie attività: materassi di caduta, ostacoli, blocchi di partenza, dischi, giavellotti e martelli. Il sogno è che la struttura possa tornare a essere una fucina di campioni, un po’ come fece Giuseppe D’Urso, mezzofondista e medaglia d’argento negli 800 metri ai mondiali di Stoccarda, Germania, il 17 agosto 1993.
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