Sulle dimissioni di Diego Cammarata interviene anche Fabrizio Ferrandelli, candidato a sindaco di Palermo per le liste civiche.
Per Palermo non cambia niente dice Ferrandelli è da anni che Cammarata è scomparso dalla sua città. Nessuno ne sentirà la mancanza anche perché ci ha abituati alla sua assenza. Palermo non ha mai avuto una gestione tanto fallimentare come quella di Cammarata, unamministrazione così invisibile se non per i danni e i buchi che lascia in eredità. Con le sue dimissioni si chiude uno dei più tristi capitoli della nostra città.
Una scelta, a tre mesi dalle amministrative continua Ferrandelli che è lennesima prova del fallimento di questa amministrazione, che non è neanche stata in grado di sopportare fino alla fine il peso delle proprie responsabilità. Cammarata ha dichiarato di essersi dimesso per amore della città, ma se fosse stato così avrebbe dovuto farlo molto prima. Fortunatamente ormai appartiene al passato. Ora dobbiamo solo pensare al futuro.
Un futuro – dice sempre il candidato sindaco – a cui già stiamo dando forma, insieme alle migliaia di costruttori di futuro che continuano a riunirsi e a lavorare per il bene di Palermo. Il nostro obiettivo è quello di creare una politica partecipativa in cui i cittadini diventino i veri protagonisti, primi e fondamentali interlocutori per il cambiamento: dalle scelte di governo al bilancio partecipativo. Palermo ha bisogno di nuove idee e nuove energie.
Oltre che occuparsi della fuga di Cammarata dalla poltrona di sindaco di Palermo, Ferrandelli trova il tempo per ribatere, colpo su colpo, ai suoi amici – o ex amici? – di Italia dei Valori, partito del quale ha fatto parte fino a poc prima di aver annunciato la sua candidatura a sindaco di Palermo. In particolare, Ferrandelli risponde a Pippo Russo, numero uno dei dipietristi di Palermo che non sembrano avere ben digerito la sa candidautra a sindaco di Palermo, se è vero che tra i canbdidati ci sarà pure Leoluca, Orlando, che di Italia dei Valori è leader siciliano.
A seguito delle ultime dichiarazioni date alla stampa dal segretario provinciale Pippo Russo – dice Ferrandelli – mi preme evidenziare come non ci sia stata, ad ora, nessuna comunicazione ufficiale da parte del partito. Non mi è stato notificato nessun provvedimento di sfiducia come capogruppo in Consiglio comunale né, tantomeno, ho ricevuto notifica del procedimento di espulsione dal partito.
Detto ciò – continua Ferrandelli – non nutro alcuna preoccupazione e resto in attesa del provvedimento di espulsione con la curiosità di conoscerne le motivazioni e con la convinzione che la natura della mia candidatura debba essere svincolata dalle logiche di dirigenze di partito miopi che per nulla hanno contribuito in questi anni alla creazione di una alternativa credibile al governo della città.
Sono e resto candidato della società civile – conclude Ferrandelli – e guardo alla costituzione di un Polo Civico per il rinnovamento della città: ritengo che solo mettendo insieme anime diverse della nostra città saremo in grado di coniugare bisogni e necessità di cittadini, associazioni di categoria, organizzazioni, classe produttiva e imprenditoriale per dare davvero futuro a Palermo.
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