C’è una sesta persona coinvolta nell’omicidio di Siddique Adnan, il pakistano che sarebbe stato ucciso perché avrebbe protestato contro il sistema del caporalato. Si tratta di un 20enne. A fermarlo sono stati la polizia e i carabinieri. Il giovane si chiama Awan Muhammed Shariel e da tre anni vive nel capoluogo nisseno.
Secondo gli investigatori, il 20enne avrebbe fatto parte del commando che ha assassinato il connazionale Siddique Adnan. L’abitazione di Awan Muhammed Shariel è stata perquisita. Gli agenti hanno trovato due cappelli e tre giraviti, questi ultimi potrebbero essere stati utilizzati per compiere l’omicidio. Perquisita anche l’abitazione del padre del 20enne: qui, all’interno di uno zaino, avvolto in un tappeto, sono stati trovati i documenti di due delle persone arrestate nei giorni scorsi.
Il convincimento degli inquirenti è che l’omicidio sia maturato nell’ambito del mondo del lavoro in nero. La vittima avrebbe fatto da portavoce a difesa dei lavoratori sfruttati, mentre gli aggressori farebbero parte di un gruppo che si occupa di reclutare gli operai.
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