Caltagirone, aggredita 29enne di Como Macchie di sangue in casa di un 33enne

Un trauma cranico, il setto nasale rotto, lesioni all’orecchio destro ed escoriazioni addominali. Sono le ferite – per una prognosi di 40 giorni – riscontrate a una 29enne, originaria di Como, che all’alba di ieri si è presentata in stato di shock al pronto soccorso dell’ospedale di Caltagirone. La donna ha raccontato ai medici di essere caduta a terra, in strada, e di aver ricevuto un primo aiuto da parte di uno sconosciuto; nella cittadina calatina in vacanza, ha riferito di essere ospite di alcuni amici dei quali non avrebbe ricordato l’indirizzo. Ma la versione della vittima non ha convinto il personale della struttura né i carabinieri intervenuti nel frattempo. 

Dalle prime indagini dei militari è emerso il nome di un 33enne di Caltagirone, Alessandro Furnari, conosciuto dalla donna nel marzo 2015 in provincia di Varese, a Saronno. Dai racconti di alcuni testimoni, compresa la vittima, è emerso che i due – legati da un rapporto sentimentale – avrebbero avuto una pesante lite nella notte tra sabato e domenica. Una discussione iniziata in un locale pubblico e culminata nell’appartamento, dove Furnari avrebbe colpito la donna con pugni e schiaffi prima di gettarle gli effetti personali in strada.

L’uomo – già noto alle forze dell’ordine per reati come rissa aggravata, lesioni personali, porto illegale di armi – ha confermato di aver ospitato la 29enne nel suo appartamento nel centro storico di Caltagirone. Secondo la sua versione, la donna si sarebbe ferita cadendo accidentalmente. Ma perquisendo la casa i carabinieri hanno trovato diverse macchie di sangue sul pavimento, su un muro della cucina e sul divano. 

Alessandro Furnari si trova adesso nel carcere calatino. L’accusa nei suoi confronti è di lesioni personali gravissime

Redazione

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