TROPPE DIFFICOLTA’ PER CALCOLARE QUESTA TASSA. NON E’ CHE E’ STATO FATTO APPOSTA PER APPIOPPARE AI CITTADINI CHE SBAGLIANO LE PENALIZZAZIONI E FARE COSI’ ALTRA ‘CASSA’?
Che per pagare i tributi i cittadini debbano fare ricorso alla fantasia è cosa risaputa, ma solo perché devono inventarsi come trovare i soldi per pagarle e non per calcolare gli importi.
A dichiararlo è la deputata nazionale del Movimento 5 Stelle, Azzurra Cancelleri, componente della Commissione Finanze alla Camera, che ha in queste ore predisposto un’interrogazione al ministro dellEconomia, Pier Carlo Padoan, in merito alla confusione generata tra Comuni e cittadini dal pagamento della Tasi.
Il termine ultimo di scadenza per la pubblicazione che determinava i tempi di pagamento e le aliquote del tributo Tasi era il 18 settembre – spiega la deputata -. I Comuni che non hanno deliberato dovranno pagare in un’unica soluzione al 16 dicembre con l’aliquota massima dell’1 per mille e tra questi Comuni ci sono quelli con il reddito pro capite più basso, come Caltanissetta. Una bella beffa per i cittadini”.
“Passando in rassegna le delibere comunali – racconta sempre la parlamentare nazionale grillina – si nota come nel fissare i criteri la fantasia non sia mancata: a Flero (Bs) per suddividere 72.500 euro di detrazioni fra le abitazioni principali hanno elaborato una formula con tanto di parentesi graffe, tonde e quadre, frazioni e sommatorie. A Ripabottoni, 566 abitanti tra Campobasso e Termoli, hanno previsto uno sconto aggiuntivo da 50 euro se in famiglia cè qualcuno ‘con disabilità superiore al 100 per cento’. Alcuni enti locali – continua la deputata Cinquestelle – includono nel testo della delibera, consultabile sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, i pareri di conformità tecnica oppure il dibattito assembleare e gli emendamenti bocciati: i contribuenti di Palermo che scaricano il provvedimento da internet, ad esempio, per capire quanto pagare devono leggersi il testo originario proposto dalla Giunta e correggerlo con gli emendamenti e i sub-emendamenti approvati in consiglio e in parte scritti anche a mano”.
“Viste le immense difficoltà che incontrano i Sindaci nell’amministrazione dei propri Comuni, dovuta in parte alla confusione normativa generata dal Governo nazionale – osserva ancora Azzurra Cancelleri – sarebbe stato opportuno stabilire un’unica aliquota nazionale obbligatoria per tutti i Comuni, permettendo detrazioni per quelli gestiti secondo criteri virtuosi e addirittura l’esenzione come avvenuto nei Comuni di Ragusa e Assemini.
La deputata siciliana si rivolge quindi direttamente al ministro Padoan chiedendo “se intenda intraprendere iniziative per fare in modo che ogni Comune costituisca un’utile tabella riepilogativa per tipologia di immobile con la relativa aliquota, affinché il cittadino, già ampiamente vessato dalle tasse, non debba anche perdere il proprio tempo per interpretare gli atti, fare conteggi e calcolare in proprio gli importi.
Nota a margine
A pensare male si fa peccato, però certe volte è meglio peccare. Siccome, a Palermo, chi sbaglia a calcolare la Tari paga il doppio, non è che tutta questa manfrina nasconde penalizzazioni per chi sbaglia il calcolo?
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