Il Massimino è pronto a tingersi d’azzurro. Domani, calcio d’inizio alle 18.30, sarà un giorno storico per il glorioso impianto del quartiere Cibali: la nazionale italiana Under 21, infatti, giocherà per la prima volta nella storia a Catania. L’impegno, pur non essendo ufficiale, è comunque molto importante. Con la sfida di domani ai pari età della Moldavia, infatti, comincia l’era del nuovo commissario tecnico Paolo Nicolato. Dopo il fallimento degli Europei giocati in casa e le dimissioni dell’ex selezionatore Luigi Di Biagio, la Federazione ha deciso di ripartire da un tecnico cresciuto nei quadri federali: una scelta volta a premiare un allenatore che lo scorso giugno ha guidato l’Italia Under 20 fino alla semifinale del Mondiale, poi persa 1-0 contro i futuri campioni dell’Ucraina.
Il nuovo ciclo degli azzurrini inizia senza big come Federico Chiesa e Niccolò Barella, ormai stabilmente aggregati alla nazionale maggiore. Non mancano però, tra i convocati, nomi importanti. Spiccano quelli del trequartista della Roma Niccolò Zaniolo e dell’ex attaccante della Juventus (ora all’Everton) Moise Kean. Saranno loro gli alfieri di un gruppo rinnovato, assieme al veterano Manuel Locatelli (centrocampista del Sassuolo, ex Milan). Quindi, ecco alcuni protagonisti della felice spedizione dei campionati del Mondo Under 20: il milanista Matteo Gabbia, difensore centrale; e soprattutto bomber Andrea Pinamonti, cresciuto nell’Inter e adesso punta centrale del Genoa. Mancheranno all’appello Sandro Tonali, convocato nell’Italia dei grandi dopo il ko di Bryan Cristante e Patrick Cutrone, attaccante passato quest’estate dal Milan al Wolverhampton.
«La partita servirà per conoscerci – ha precisato Nicolato nel ritiro di Torre del Grifo – questo gruppo ha una buona capacità di apprendimento, mi ha dato grandi soddisfazioni e spero me ne dia altre. Sono fiducioso, dobbiamo cominciare bene un nuovo percorso soprattutto sotto il profilo dell’atteggiamento». È attesa una buona risposta da parte del pubblico catanese: da queste parti, infatti, l’arrivo della nazionale è una rarità. Basti pensare che le altre due occasioni di un Cibali vestito a festa, riguardanti la nazionale maggiore, risalgono rispettivamente a 21 e 17 anni fa. Si trattava di amichevoli di preparazione ai Mondiali di Francia ’98 e Corea/Giappone 2002. Due partite accomunate dalla firma di un grande campione: Alessandro Del Piero, infatti, è entrato nel tabellino marcatori sia nella vittoria 3-0 contro la Slovacchia (28 gennaio 1998), che in quella con gli Stati Uniti (1-0, 13 febbraio 2002).
La prima volta dell’Italia a Catania è impossibile da dimenticare. Il pubblico aveva fame di grande calcio, mentre i rossazzurri annaspavano nel limbo della Serie C2. Stadio tutto esaurito per la sfida a una Slovacchia ben più debole di quella attuale. Il c.t. dell’epoca, Cesare Maldini, voleva verificare lo stato di forma dei suoi inserendo anche i debuttanti Gigi Di Biagio e Francesco Moriero. Nel primo tempo la nazionale sonnecchia, per poi scatenarsi nella ripresa. Vantaggio firmato Fabrizio Ravanelli: il tiro dell’attaccante si insacca sfruttando la deviazione di un difensore avversario. Quindi tocca ad Alessandro Del Piero festeggiare il bis: Di Biagio sfonda centralmente, il suo passaggio viene intercettato da un calciatore ospite che, inavvertitamente, mette l’attaccante della Juventus nelle condizioni di segnare a porta vuota. Roberto Di Matteo, con un bolide sinistro all’altezza del dischetto, timbra poi il definitivo tris.
Nel 2002 cambiano alcuni protagonisti in campo, oltre al commissario tecnico. Giovanni Trapattoni è alla guida di una squadra data tra le favorite verso il Mondiale nippo-coreano: la nazionale trova la solita, grande accoglienza in città. La gara con gli Stati Uniti, giocata cinque mesi dopo l’attacco alle Torri gemelle, è anche un modo per celebrare la storica amicizia tra i due Paesi. L’Italia non brilla per gioco, nonostante la presenza di Francesco Totti. La mossa vincente giunge nella ripresa, con l’entrata in scena di Alex Del Piero. Tocca proprio a lui, al 63′, timbrare il gol partita. L’assist vincente è di Massimo Marazzina: al numero 10 della Juve basta un facile tocco a porta sguarnita per festeggiare. Una rete simile, per facilità di esecuzione, a quella firmata sotto la curva nord contro la Slovacchia. La saga della nazionale al Massimino si prepara al terzo capitolo: la speranza è che non debbano passare altri 17 anni per ammirare i colori azzurri all’ombra del Vulcano.
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