Dieci partite per salvare il Catania. È il compito che la società ha dato a Francesco Moriero. «Il Signore mi ha dato la fortuna di essere qui a Catania. Per me è un top club, nonostante stia attraversando un momento particolare». Il nuovo allenatore dei rossazzurri si è presentato oggi alla stampa, dando la sua ricetta per portare la squadra fuori dalla zona retrocessione: la classifica attuale la costringerebbe a spareggiare per evitare la serie D.
«La situazione non è drammatica. Serve più umiltà da parte dei giocatori e il sostegno da parte dei tifosi», questi i due punti fermi che, secondo Moriero, sono indispensabili per «sbloccare la squadra e tornare a fare risultati». Il primo banco di prova sarà lo scontro diretto di domenica contro il Martina Franca, in trasferta: «Voglio una prestazione piena di intensità, sia fisica che mentale». A seguire i rossazzurri torneranno al Massimino, dove Moriero ha esordito con la maglia della nazionale nell’amichevole contro la Slovacchia, nel 1998: «Avere il pubblico catanese dalla nostra parte è fondamentale, un’arma in più». Nelle ultime uscite la squadra è stata duramente contestata: «Chiedo ai tifosi di azzerare tutto quel che è stato e lasciarmi lavorare in pace, insieme ai ragazzi».
Ma è ai suoi calciatori che il nuovo allenatore si rivolge più spesso durante la conferenza: «Sono pagati per fare bene e hanno tutte le qualità per riuscirci. A me tocca il compito di aiutarli». Il tempo per conoscerli – ha lavorato in precedenza solo con Calil, Nunzella, Russotto e Lupoli – è poco, ma non pare un ostacolo: «Non baderò al loro nome ma a quello che dimostreranno in campo nei prossimi allenamenti. Gioca chi mi dà il 100 per cento». Percentuale che in campo Moriero pretende venga duplicata: «Dobbiamo tirare fuori il 200 per cento. I nostri avversari ci affronteranno sempre al massimo, perché siamo il Catania». Se il modulo di gioco cambierà, rispetto al 4-3-3, resta una incognita: «Valuterò. Voglio anzitutto che calciatori mostrino di avere gli attributi e impongano il gioco con intensità, concretezza e voglia di vincere».
In carriera, Moriero non ha conquistato grandi successi, almeno come allenatore: cinque esoneri in nove stagioni, due retrocessioni (in C2 e in C1) e una promozione in serie B col Crotone nel 2009. Il club aveva contattato anche altri tecnici, alla ricerca del successore di Giuseppe Pancaro, in carica fino alla sconfitta interna di sabato scorso contro la Casertana: «Ha fatto un ottimo lavoro ma non l’ho ancora sentito. Lo farò presto», dice Moriero che riguardo al sì dato al club etneo spiega: «Non ho avuto alcun dubbio quando mi è stata fatta la proposta». Ma sono trascorsi tre giorni prima della firma sul contratto, che durerà fino al termine del torneo: «Per me Catania non è un punto di passaggio, ma di arrivo – aggiunge l’allenatore – Sono qui per restare, ma la riconferma arriverà solo se prima otterremo i risultati sperati».
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