di Gabriele Bonafede
Il Catania è la squadra che al momento rappresenta la Sicilia nel calcio. È un dato di fatto, per quanto odioso a tutti i palermitani. Unici siciliani rimasti in massima serie, i rosso-azzurri hanno venduto un paio di pedine fondamentali nel mercato estivo pur mantenendo un organico di tutto rispetto.
Ma, finora, le cose non vanno bene agli etnei, anzi. Penultima in classifica con soli sei punti dopo undici giornate, la grande rivale del Palermo si trova appena sopra il Chievo e già a tre punti di distanza dal quartultimo posto che vorrebbe dire salvezza. Il Palermo retrocesso lanno scorso a questo punto aveva due punti in più. Se il Catania continua così, insomma, la retrocessione è certa.
Lunga la serie di giocatori etnei infortunati a parziale alibi dellinsufficiente rendimento, ma rimane comunque una situazione di grande difficoltà, di mancanza di gioco, di troppi gol subiti (peggiore difesa) e pochi segnati. E il trend negativo continua nonostante il cambio di panchina.
Nota a tutti la grande rivalità tra Catania e Palermo, i tifosi rosanero non si strappano i capelli a vedere languire gli etnei al penultimo posto. Eppure cè chi ha un pizzico di sportività o di campanilismo isolano anziché cittadino.
La tifoseria rosanero è infatti divisa tra chi gufa a tutto andare, godendo delle ultime sciagure catanesi, sperando che il Catania vada in B e anche in Lega Pro o sparisca del tutto, e chi invece sostiene Vogliamo arrivare sempre prima del Catania, ma nella stessa categoria. Possibilmente la A, ovviamente. E siccome tutti i tifosi rosanero si augurano un pronto ritorno in serie A, ciò implica lo sperare nella salvezza del Catania.
Certo, cè una larga parte di tifosi del Palermo fortemente delusa, e che non crede nemmeno nelle possibilità di promozione della squadra rosa di questanno, nonostante lo sprint di Iachini nelle ultime giornate (14 punti in sei partite). E dunque spera in ogni caso che il Catania scenda per lo meno in B. Ma la sensazione è che siano in molti a essere signorilmente contenti nel vedere il Catania riprendersi, eventualmente. Per poi vincere nei derby in A e nel conteggio finale dei punti.
Daltronde, il Palermo fu fondato 113 anni fa da gentlemen inglesi. Evidentemente lo stile, almeno per una parte dei tifosi, rimane.
“L’allenatore del sorriso” Turi Di Stefano storico “coach” del Mascalucia e tifoso del Catania.Dallaltro lato, esistono sberleffi e offese non solo nei confronti del Palermo, ma anche nei confronti di squadre molto più titolate, come è visibile nella foto (in alto) ripresa da un sito catanese di rimando da uno del Napoli. Ma esiste anche chi sorride sportivamente, pure nelle sconfitte, come lo storico allenatore del Mascalucia (CT) e tifoso catanese Turi Di Stefano (nella foto) mentre il sito di tifosi catanesi Cuore rossazzurro scrive sotto la stessa foto :
Il calcio fa parte di episodi favorevoli e non … Con serenità bisogna accettare il verdetto del campo … L’impegno dei ragazzi non si discute … Bisogna essere sportivi e Sostenere il colore …
Nel frattempo, a Palermo arriva per la prima volta il Trapani, per un derby inedito in B. E i tifosi trapanesi sono gemellati con i catanesi. Occhio.
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