Il Catania si salva all’ultima giornata, ma il suo futuro resta incerto. «La permanenza in Lega Pro è determinante, non solo per la dimensione sportiva del club», commenta in esclusiva a MeridioNews il nuovo presidente Davide Franco. È stato chiamato dalla proprietà, ancora in mano ad Antonino Pulvirenti, a risanare i conti e a guidare la società verso il rilancio o la vendita. Su quest’ultima ipotesi però, che sarebbe la preferita dei tifosi, non si registra nessuna novità. «È un momento difficilissimo, oggi però era importante solo salvarsi», dice il direttore sportivo Marcello Pitino.
Tra i poco più di duemila tifosi presenti sabato allo stadio contro la Fidelis Andria, c’era – come promesso – anche la nuova guida del club. «La salvezza è un tassello importante pure per questioni economiche», spiega a MeridioNews qualche minuto dopo la fine della partita. Il club ha chiuso l’ultimo bilancio con 15 milioni di debiti, sui quali pesa anche il mutuo pluriennale di Torre del Grifo. «Retrocedere in serie D avrebbe aperto scenari peggiori di quello attuale», dice. Considerato che la Lega Pro è un torneo che garantisce scarsi ricavi rispetto alle esigenze economiche del club.
Acquisita matematicamente la salvezza, il presidente ha garantita pure una posizione più forte al tavolo della possibile vendita: «Per i papabili acquirenti sarebbe stato più semplice trattare un club retrocesso tra i dilettanti», senza calciatori di proprietà e con la holding Finaria – che controlla il Catania – che avrebbe dovuto investire molto di più per il rilancio, comunque promesso. Di certo c’è solo che «nelle ultime settimane non si è registrata alcuna novità per il futuro. Né sulle intenzioni di Finaria sul fronte della vendita», per la quale non si sarebbe fatto avanti ancora nessuno.
Il domani del Catania resta quindi tutto da discutere. Intanto il presidente si gode la vittoria e il successo sportivo: «È stata una gara gagliarda, vera e combattuta fino alla fine». L’ha seguita prima da bordocampo, durante il riscaldamento, poi dal box a lui riservato in tribuna A. «I calciatori sono stati encomiabili, come durante tutto il campionato», aggiunge. Di altro avviso però sono i tifosi, che hanno festeggiato la salvezza chiedendo a squadra e dirigenza di andare via: «Apprezzo comunque il loro sostegno durante la gara, in un momento così cruciale», conclude Franco.
L’aria che si respira in sala stampa «non è di festeggiamento ma dimessa», dice un po’ contrariato il direttore sportivo Pitino. Una spiegazione all’atmosfera diversa dalla gioia manifestata in campo dai calciatori, la dà lui stesso: «È un momento delicato per il club. Del futuro sappiamo ben poco». La certezza, secondo il dirigente, è anzitutto che «l’anno prossimo il Catania potrà ambire a migliorare il settimo posto che avrebbe ottenuto, quest’anno, senza penalizzazione».
L’obiettivo pare, come programmato però anche quest’anno, la promozione. In linea col rilancio promesso da Franco. «Il suo arrivo ha portato la serenità che mancava», afferma. Adesso però toccherà discutere col nuovo presidente anche del futuro: «Ha garantito che non ci saranno difficoltà». Da progettare c’è pure la strategia per risanare il pessimo rapporto coi tifosi: «Senza spettatori il calcio non ha senso. Coi risultati e l’impegno li riconquisteremo», un obiettivo possibile, sostiene Pitino.
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