Calcio Catania, giorno della verità sui ripescaggi Il Collegio del Coni decide il futuro della Serie B

Domani per il Calcio Catania sarà il giorno decisivo: l’ultimo atto di un caos sportivo probabilmente senza precedenti, dopo un percorso di due mesi costellato da fallimenti eccellenti, modifiche nella graduatoria dei ripescaggi, il blocco di questi ultimi e il colpo di mano di Lega B e Figc, con cui si è ridotto il format a 19 squadre. Sono tre, in particolare, i ricorsi su cui dovrà pronunciarsi il Collegio di garanzia del Coni. Il primo è quello portato avanti da Ternana, Siena e Pro Vercelli (società che, come i rossazzurri, sono in corsa per i ripescaggi) riguardante la sentenza della Corte federale d’appello dello scorso 6 agosto che ribadiva la decisione pro-Novara e Catania del Tribunale federale nazionale in merito ai criteri sui ripescaggi: il presidente del Collegio Frattini ha, in questo caso, sospeso l’esecutività della decisione impugnata.

Il secondo ricorso di Ternana e Pro Vercelli riguarda le delibere con cui la Lega di Serie B ha prima bloccato i ripescaggi, decidendo poi di procedere alla pubblicazione del calendario per la stagione 2018/2019 con un format a 19 squadre. Frattini, in questo caso, ha respinto l’istanza di sospensione cautelare degli atti impugnati. La stessa cosa è avvenuta in relazione al terzo ricorso: proposto da Ternana e Pro Vercelli, riguarda le delibere con cui il Commissario straordinario della Figc Roberto Fabbricini ha dato il via libera al nuovo format del campionato di B, «non procedendo all’integrazione delle vacanze in organico».

«Siamo partiti in 19 perché eravamo in 19, attendo fiducioso la decisione di venerdì»: questa la dichiarazione di Mauro Balata, presidente della Lega di Serie B, fautore dello strappo che ha portato al blocco dei ripescaggi e al nuovo format della serie cadetta. Fabbricini e la Figc, dopo aver avallato questa decisione, cercano di assumere un forse tardivo atteggiamento di equidistanza: «Lo stop ai ripescaggi era un segnale per far capire che serve una ristrutturazione vivibile dei campionati. Dopo il 7 settembre – ha dichiarato il Commissario straordinario alla stampa – faremo quello che ci viene richiesto dalla legge. Sarà comunque la Figc a stabilire le ripescate».

Il sottosegretario allo Sport Giancarlo Giorgetti, lo scorso 4 settembre, ha incontrato le componenti del calcio che si sono schierate contro la decisione di Lega B e Figc: Assocalciatori, Associazione italiana arbitri, Lega Pro e Lega nazionale dilettanti. Una riunione che fa comprendere come esista, nel mondo del calcio, una spaccatura evidente tra due fazioni distinte e separate. «Ripescaggi? Si chiama giustizia: si tratta di applicare le norme», ha tuonato in tal senso il presidente di Lega Pro Gabriele Gravina. Sullo sfondo, poi, ci sono le squadre in lizza per i ripescaggi: Catania e Novara da una parte, Pro Vercelli e Ternana dall’altra, col Siena che sembra in una botte di ferro e, sullo sfondo, il clamoroso rientro in scena di Avellino e Virtus Entella.

Ma cosa può succedere domani? Le variabili sono molteplici. In merito al primo ricorso, i giudici del Collegio potranno soltanto valutare la legittimità o meno della sentenza emessa dalla Corte d’appello. Sugli altri due punti all’ordine del giorno, invece, l’organo presieduto dall’ex ministro Frattini avrà la possibilità di pronunciarsi nel merito. Lo spettro di possibili esiti, dunque, è molto ampio: anticipare ciò che potrà accadere è complicato. L’unica certezza, al momento, riguarda l‘iter da seguire nel caso in cui il Collegio stabilisse il ritorno della B a 22 squadre: toccherebbe poi alla Federazione stilare le graduatorie dei ripescaggi, in ossequio anche all’esito del ricorso sulla ormai famosa sentenza pro-Novara che ha fatto rientrare in gioco anche il Catania. L’ennesima giornata di fuoco di questa estate calcistica sta per cominciare.

Giorgio Tosto

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