Un problema tecnico e un piccolo giallo che si lega nuovamente al destino del Catania, stavolta ancor prima che prenda vita concretamente la nuova società che avrà il compito di far ripartire i colori rossazzurri nel mondo del calcio. Non sono quattro, ma cinque, infatti, le manifestazioni d’interesse giunte tramite pec al Comune di Catania per partecipare al bando per la Serie D, i cui termini si erano chiusi oggi alle 13. A far discutere è l’inghippo informatico che non ha permesso alla pec inviata dal gruppo rappresentato da Antonello Mascali di essere visualizzabile entro il termine ultimo previsto, sebbene fosse partita alle ore 12:36 e giunta solo alle 14, ma considerata comunque valida proprio per l’orario in cui era stato premuto il clic d’invio. Un gruppo di cui si sa poco o nulla, che rappresenterebbe alcuni imprenditori catanesi, inglesi, coreani e spagnoli e che si aggiunge così ai quattro previsti e già comunicati.
Adesso quindi il Comune si dovrà attivare per riflettere e decidere nel giro di dieci giorni sulle manifestazioni d’interesse presentate, valutando con attenzione a chi affidare le sorti del calcio a Catania, dopo la cancellazione del club che per 75 anni aveva fatto sognare i tifosi e che fu definitivamente estromesso dal campionato di Serie C lo scorso 9 aprile. La prima pec ad arrivare, alle 17:31 del pomeriggio di ieri, era stata quella di Fabio Maestri, l’imprenditore che opera nel settore dei termovalorizzatori assistito dall’avvocato Fabio Ferlito.
Stamattina invece ne erano state inviate altre tre, a partire da quella di MMR Cinema, presentata da Gioacchino Amato ma con l’ex proprietario dell’Acireale, Salvatore Palella, e il riferimento di Madison Cinema, Manuele Ilari, sullo sfondo. C’è poi il gruppo rappresentato da Dante Scibilia, uomo di fiducia di quel Joe Tacopina che poco più di un anno fa fu vicinissimo ad acquistare il vecchio Calcio Catania e che adesso ha alle spalle gli australiani del Pelligra Group. Come previsto è arrivata poi la manifestazione d’interesse dell’ex patron del Torino, Luca Giovannone, che si è già avventurato nella promessa di arrivare in Serie A in quattro anni, senza se e senza ma, come lui stesso ha sottolineato stamattina, facendo riflettere molti tifosi sulle parole da lui pronunciate, ma che saranno valutate dal Comune insieme agli altri progetti proposti.
«L’Amministrazione Comunale è pienamente soddisfatta – ha detto il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi – perché la manifestazione d’interesse ha avuto successo attraendo ben cinque possibili gruppi di investitori, che appaiono tutti ben strutturati e degni di ogni considerazione. Ciascuna di esse verrà valutata con piena attenzione e massimo rigore, badando all’esclusivo interesse di garantire un futuro solido e una prospettiva agonistica di ampio respiro al Calcio a Catania, in linea alla tradizione sportiva etnea e alle legittime aspirazioni degli sportivi e dei tifosi rossazzurri. Tra una decina di giorni e comunque entro il mese di giugno indicheremo, nella massima serietà e trasparenza, la compagine ritenuta più idonea per rappresentare Catania nel mondo calcistico nazionale. Forza Catania».
Pochi minuti fa è arrivato anche il comunicato diramato da Dante Scibilia, che ha anticipato alcuni dettagli del progetto legato al gruppo australiano che rappresenta, svelando di avere anche l’obiettivo di puntare su Torre del Grifo: «Pelligra Group Pty Ltd – si legge nella nota inviata dall’ex direttore generale del Venezia – ha manifestato l’interesse a partecipare con una società in rappresentanza della città di Catania al campionato di calcio di Serie D nella stagione sportiva 2022/2023. Ai sensi dell’avviso pubblico diramato dal Comune di Catania in data 27 maggio 2022, Pelligra Group Pty Ltd rende noto di aver manifestato interesse per l’iscrizione di una squadra di calcio in rappresentanza della città di Catania al campionato interregionale di Serie D 2022/23. L’istanza è stata depositata dall’advisor Dante Scibilia con un invio di un fascicolo di 225 pagine. Pelligra Group Pty Ltd, società con sede in Australia ed insediamenti anche in Cina, India e nelle Filippine, è leader mondiale nella pianificazione generale e nella progettazione edilizia e urbana, nel ramo immobiliare (costruzione, proprietà, manutenzione, vendite e leasing chiavi in mano), nell’ammodernamento, nella trasformazione e nella ristrutturazione degli edifici, nella realizzazione di aree aziendali ed infrastrutture sportive, alberghiere e turistiche, nella strategia ambientale e nella bonifica.
L’espansione dell’interesse al mondo dello sport e dell’intrattenimento ha condotto Pelligra Group all’ampliamento del portfolio con acquisizioni di club di calcio, basket, hockey su ghiaccio e baseball, stadi, palestre, campi da golf, cinema. Ross Pelligra, presidente della società Pelligra Group Pty Ltd, illustra presupposti e logiche alla base della sua scelta: «Sono fermamente convinto delle potenzialità della città di Catania, che ha un grande fascino internazionale, e delle rilevanti prospettive del club: ne ho discusso a lungo con dirigenti ed ex calciatori che conoscono bene il calcio italiano, come Mark Bresciano e Vincent Grella che sono e saranno al mio fianco. Qualora il nostro progetto fosse ritenuto il più adatto per una rinascita attesa da tutta l’Italia sportiva e non solo dai catanesi, l’investimento garantito sarebbe molto consistente e riguarderebbe l’intero territorio, non la sola realtà calcistica che è comunque preponderante. Se l’onore della maglia rossazzurra fosse concesso a noi, non appena dovessimo ritrovarci nelle condizioni giuridiche di poter acquisire la proprietà del centro sportivo Torre del Grifo Village lo faremmo immediatamente. Così vorremmo procedere anche per il recupero dello stemma e della denominazione del Calcio Catania, perché so quanto vale l’identità, per il catanese. Settore giovanile, calcio femminile e attività del club in ambito sociale, nella nostra idea, sono elementi importanti nella quotidianità perché la crescita del club passa attraverso lo sviluppo del movimento calcistico e territoriale a partire dall’attenzione all’educazione sportiva dei più piccoli. Le origini della mia famiglia sono siciliane e fin da quando mi è stato proposto di valutare la situazione, circa due settimane fa, sento forte il desiderio di creare occupazione e benessere in questa splendida isola».
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