Il Catania aveva vinto una sola delle ultime sei partite giocate. Che salgono a sette al termine della sfida col Melfi. I rossazzurri, per due volte passati in vantaggio, tornano a casa con un pareggio. Quattro gol nel primo tempo – 2 a 2, con un errore del portiere Bastianoni – due nella ripresa, finita 3 a 3. Il ritiro anticipato voluto dalla società, i cambiamenti nella formazione decisi da Pancaro, e la doppietta firmata Russotto non valgono il ritorno al successo in trasferta contro un avversario penultimo in classifica.
Melfi, provincia di Potenza, stadio Arturo Valerio: una tribunetta e pochi spettatori. Lo scenario, due anni fa, avrebbe fatto pensare alla tipica sfida da ritiro estivo. Sebbene fuori stagione. Sullo sfondo ci sono le colline lucane, gli alberi d’autunno, qualche condomino con balcone vista centrocampo. Sulla pista d’atletica sono in mostra un paio di tabelloni pubblicitari malmessi, una porta d’allenamento con le rotelle e l’immancabile ambulanza posteggiata dietro la panchina, allungata con delle sedie in plastica verde. Sul campo ci sono il Catania, in maglia bianca, e la squadra locale, in maglia nera.
Pancaro cambia quattro calciatori rispetto al più recente undici titolare, schierato sabato scorso al Massimino nella sconfitta per 1-3 contro il Benevento. Nonostante gli etnei abbiano tredici punti in più nella graduatoria senza penalizzazioni, in campo la sfida è equilibrata. E si anima al 13esimo col tocco di braccio, in area, del difensore ospite Bergamelli. Il Melfi protesta ma l’arbitro lascia che il gioco continui. Sei minuti dopo – su traversone basso dalla destra, calciato da Garufo – Agazzi stoppa il pallone in area, poi ha tempo e spazio per voltarsi verso la porta e concludere di potenza in rete. I festeggiamenti durano poco e il vantaggio non molto di più. Al 23esimo Longo – numero 11 della squadra di casa – cerca la porta dalla distanza ma trova, per sua fortuna, i guantoni incerti di Bastianoni. Il pallone piega le dita del portiere del Catania e finisce in rete mentre le manone dell’estremo difensore sono ancora tese ad aspettare il contatto con la sfera.
Dal pareggio al vantaggio del Melfi passano due minuti. Russo trascina a terra un avversario, in piena area, su azione da corner. Rigore, palla a Herrera, gol. Il Catania reagisce al 30esimo, ancora una volta grazie al suggerimento di Garufo. A beneficiare del passaggio vincente – pallonetto che scavalca la linea difensiva – è Russotto che, a tu per tu con Santurro, tocca il pallone con la delicatezza sufficiente ad accompagnarlo oltre la linea del gol. Termina il primo tempo ma neanche nella ripresa i rossazzurri riescono a prendere in mano la partita. Al 62esimo Bastianoni interviene, in due tempi, su di un tiro pericoloso. Al 73esimo raddoppio di Russotto. L’attaccante della formazione etnea prende palla al limite dell’area – successivamente al tocco di testa di Plasmati – e con precisione mette il pallone tra portiere e palo sinistro. È un momento favorevole agli ospiti. Due minuti dopo Falcone prova la soluzione a effetto – dal lato sinistro dell’area di rigore – che però termina, deviata dal portiere, in calcio d’angolo. Al 78esimo la rete decisiva firmata da Canotto. Il calciatore del Melfi – da fuori area, lasciato solo – mira, carica e spara il pallone sul palo che Bastianoni ha più vicino. La conclusione vale gli applausi del pubblico e il 3-3 finale.
«Avremmo meritato di vincere – dice Giuseppe Pancaro, allenatore del Catania – non ho nulla da rimproverare ai miei giocatori». Finita la partita il Melfi resta a due punti di distanza dai rossazzurri, che non abbandonano la zona retrocessione. «Ci aspettavamo una gara di questo tenore, in cui i nostri avversari avrebbero puntato molto sulla corsa». E giustifica le incertezze di Bastianoni: «Sono degli episodi sfortunati. Un giocatore non si giudica da questo, soprattutto se è il portiere». La formazione etnea tornerà a giocare il 20 dicembre, in casa contro la Paganese, per l’ultima gara dell’anno 2015. Chiuderà il girone di andata ad Andria, il 10 gennaio.
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