Il silenzio ‘assordante’ del Pd siciliano – Partito ancora oggi alleato di Raffaele Lombardo (domenica scorsa il parlamentare regionale Giovanni Barbagallo aveva chiesto al governatore di non dimettersi) – è rotto da una dichiarazione di Giovanni Bruno, componente della segreteria regionale del Partito e coordinatore dell’area Marino in Sicilia.
“A differenza degli antilombardiani dell’ultimora – chiosa Bruno – e di coloro che, dopo essere stati in silenzio o, peggio, dopo aver condiviso l’accordo con Raffaele Lombardo cercano, ora, di scendere da una nave che si inabissa , noi siamo sempre stati con coerenza e fermezza contrarii all’alleanza con questa giunta, che ha promosso il fallimento e le clientele, oltre ad essere guidata da una persona in odore di mafia. Oggi Lombardo compie il migliore atto della sua esperienza governativa :le dimissioni”.
“Il Parlamento regionale – osserva ancora Bruno – non può autoassolversi dalle responsabilità e dalle corresponsabilità in questo disastro, occorre un radicale rinnovamento della classe politica siciliana”.
“Il Pd – conclude Bruno – deve immediatamente avviare una riflessione al proprio interno sui programmi e sulle conseguenti alleanze e non viceversa, stabilendo anche le modalità di scelta del candidato Presidente. Invito il segretario Giuseppe Lupo alla convocazione urgente dell’assemblea regionale”.
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