Il caso dei parcometri distrutti a Bronte, in provincia di Catania, è stato risolto. I carabinieri della compagnia di Randazzo hanno denunciato a piede libero tre giovani brontesi. Si tratta di un 16enne, di un 22enne e di un 28enne. Quest’ultimo già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti penali. I fatti risalgono alla notte tra il 31 dicembre e l’1 gennaio 2024, quando sei colonnine vennero distrutte con l’utilizzo di esplosivi. I raid però non si fermano e proseguirono nei giorni successivi con altri dispositivi distrutti. In quel periodo nella cittadina del pistacchio c’era un intenso dibattito sugli stalli a pagamento e le colonnine in questione non erano ancora entrate in funzione.
I militari hanno avviato le indagini estrapolando le immagini dei sistemi di video sorveglianza delle vie del centro e raccogliendo numerose testimonianze. In una circostanza, due dei tre ragazzi sono stati ripresi mentre, in tarda serata, completamente incappucciati si aggiravano tra i vicoli del centro storico con fare circospetto, guardandosi intorno, fino a quando non si sono avvicinati ad una colonnina collocata in corso Umberto. Scelto l’obiettivo, uno di loro si è allontanato per fare da palo, mentre l’altro ha cominciato a piazzare un ordigno esplosivo artigianale sull’apparecchio, per poi allontanarsi, assieme al complice, poco prima della violenta deflagrazione. Successivamente i carabinieri hanno trovato una forte somiglianza tra coloro che sono stati ripresi dalle telecamere e tre profili social.
I militari hanno deciso di effettuare una perquisizione a carico di questi ultimi e, presso le loro abitazioni, hanno trovato diversi capi d’abbigliamento identici a quelli indossati dai bombaroli. Inoltre, a casa del minorenne, sono stati scovati vari tipi di fuochi artificiali di libera vendita, elemento che ha chiuso il cerchio, dimostrando la loro familiarità con i giochi pirotecnici. Infine l’acquisizione e l’analisi delle conversazioni presenti nelle chat del cellulare del minorenne ha definitivamente incastrato i 3, accertando che i due indagati piu’ giovani avevano acquistato gli esplosivi dal 28enne contrattando sul prezzo.
«La chiusura dello stabilimento di Ragusa, escluso dal piano di trasformazione e rilancio della Eni-Versalis…
I carabinieri della compagnia di Monreale hanno eseguito un servizio straordinario di controllo del territorio,…
Un automobilista di 25 anni, Emanuele Favaloro, è morto all'ospedale Ingrassia di Palermo a causa…
Blitz antidroga a Messina. Eseguita una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 24…
Cinque milioni di euro del bilancio della Regione Siciliana sono stati stanziati per «potenziare il…
«Un calendario di iniziative legislative e di governo per le prossime settimane». Sono le parole…