Bagarre tra un cittadino ed una squadra della Rap. Solo le indagini ed i testimoni potranno fare scoprire la verità su questa vicenda. Al centro della discordia il rifacimento del manto stradale di via Lorenzo Iandolino a Partanna Mondello.
«Mi hanno aggredito e minacciato. Solo perché ho contestato il loro lavoro. Un’intera squadra della Rap mi ha riempito di botte». Questa è la denuncia di Gabriele Umina, palermitano, residente a Partanna Mondello. Da giorni nelle vie principali del quartiere è in atto il rifacimento del manto stradale. A causa dei lavori numerosi i disservizi per i mezzi di trasporto pubblici che non riescono a raggiungere alcune delle strade in zona. «Ieri intorno le 12, sono arrivato a piedi verso casa – racconta Gabriele Umina -. Ho sollecitato i lavoratori della Rap a finire presto l’opera a causa dei problemi di viabilità che tutto il quartiere sta subendo. Soprattuto ho spiegato di non otturare i tombini della fognatura visto che proprio quella strada a causa delle forti piogge si allaga. Da quel momento è nato un diverbio ed infine l’aggressione nei miei riguardi. Sono stato trasportato a Villa Sofia con il ginocchio fratturato. Lunedì subirò un intervento».
L’arrivo delle forze dell’ordine, durante l’accaduto, ha smorzato le tensioni. «Ricordo che i poliziotti hanno preso i nominativi di due operai della Rap. Mentre il geometra è scappato».
Differente la versione spiegata dagli uffici della Rap. L’ufficio stampa racconta che : “Lunedì sapremo di più su questa storia. Al momento possiamo dire che, dopo vari insulti, uno dei nostri operai è stato colpito con un pugno al costato dal signor Umina. I nostri uomini, hanno cercato di calmare la situazione. Subito dopo si sono recati in ospedale a fare visitare il collega». Nei corridoi della sede della Rap si vocifera che chi ha colpito l’operaio, sia labile mentalmente.
La storia di Gabriele Umina è conosciuta nel suo quartiere. «Sono certo che la Rap si giustificherà dicendo che sono un ex drogato – continua il residente di Partanna Mondello – ma io non mi vergogno ad ammetterlo. Appena uscirò dall’ospedale denuncerò alla polizia l’aggressione. Sono disponibile a qualsiasi esame psichiatrico per affermare la mia incolumità mentale. Mi hanno aggredito. Loro lo sanno ed anche tutti i testimoni oculari che erano presenti durante l’accaduto».
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