Borgo, decine di mobili e materassi vicino cassonetti «Abbandonati da tempo, nessuno provvede a levarli»

«La situazione che si vede in foto peggiora di giorno in giorno. Spero che qualcuno intervenga. Prima c’erano solo i mobili, adesso sono stati abbandonati pure diversi materassi». Inizia con queste parole il racconto di un cittadino a MeridioNews. L’uomo ha fotografato e inoltrato alla nostra redazione diversi scatti che mostrano la disastrosa situazione dei rifiuti tra via Orto dei Limoni, via Milo, via Maletto e via Carmelo Abate. Una quadrilatero della spazzatura dov’è possibile trovare di tutto. Comprese cucine e camere da letto. «Prima hanno lasciato delle porte di legno – spiega -. I giorni successivi qualcuno ha scaricato dei mobili, alcuni anche di grosse dimensioni».

In via Maletto, per esempio, a poche decine di metri dal parco urbano Madre Teresa di Calcutta e dal teatro Ambasciatori, «da più di una settimana c’è un grosso mobile, forse un armadio. Per abbandonarlo in quel posto – continua il cittadino – saranno arrivati con un camion». Com’è possibile notare dalle foto tutte queste mini discariche abusive si trovano a ridosso dei cassonetti. Contenitori con colorazioni diverse in base al materiale che dovrebbe finirci dentro. Il condizionale però è d’obbligo: «Da quando sono stati posizionati dentro ci finisce di tutto – continua – La zona è sempre più sporca e la raccolta viene fatta in maniera approssimativa». Fatti inseriti in una zona non compresa tra quelle in cui l’amministrazione passata, guidata dal sindaco Enzo Bianco e dall’assessore ai Rifiuti Rosario D’Agata,  ha avviato il servizio di raccolta porta a porta. «A questo si aggiunge la presenza quotidiana di persone specializzate nel rovistare nei cassonetti – racconta l’uomo -. Ogni giorno arrivano con un furgone delle vere e proprio squadre. Aprono i contenitori, tirano fuori quello che gli serve e vanno via». 

Quello dei rifiuti è stato uno dei più grossi scandali con cui l’amministrazione uscente ha dovuto fare i conti. Basti pensare alle tante gare andate deserte e al servizio affidato attraverso continue proroghe. In mezzo l’inchiesta della procura etnea che ha portato sott’inchiesta due fedelissimi di Bianco: l’ex responsabile della Nettezza urbana Orazio Fazio e l’ex ragioniere generale Massimo Rosso. Due giorni fa, invece, la notizia del sequestro delle quote sociali delle ditte Ipi ed Ecocar, entrambe riconducibili all’imprenditore Antonio Deodati, anch’egli coinvolto nell’inchiesta Garbage affair.

Dario De Luca

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