Protestano circa 200 lavoratori dell’ex Fiat insieme a quelli dell’indotto, davanti Palazzo d’Orleans. La manifestazione giunge a seguito delle ultime cattive notizie che riguardano l’ex stabilimento Fiat di Termini Imerese, come la cassa integrazione che da lunedì scorso è scattata anche per circa un centinaio di dipendenti Blutec, da due mesi in amministrazione giudiziaria dopo l’accusa di malversazione dei vertici dell’azienda ai danni dello Stato (nello specifico Blutec ha incassato 21 milioni di euro da Invitialia per il rilancio dello stabilimento termitano ma li avrebbe dirottati altrove).
Insieme ai lavoratori c’è anche il segretario della Uilm Vincenzo Comella. «A fine mese scadranno gli ammortizzatori sociali – dice Comella – Abbiamo bisogno di risposte concrete e immediate ma sino ad oggi governo nazionale e regionale sono rimasti in silenzio e nessuno ci ha convocati. Chiediamo subito un confronto e buona occupazione rilanciando l’area industriale di Termini Imerese». La speranza, dunque, è che dopo il lungo periodo di campagna elettorale delle Europee adesso torni a farsi sentire anche il ministero dello Sviluppo Economico e del Lavoro, retto dal vicepremier pentastellato Luigi Di Maio. Così come il governo Musumeci, che fino a questo momento si è limitato a benedire la possibile fusione tra Fca e Renault.
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