Il comandante interviene per cercare di dare stabilità alla nave rosanero che sta imbarcando acqua. Preoccupato per le ultime due sconfitte e per l’involuzione della squadra sul piano del gioco e dei risultati, Zamparini è arrivato oggi a Palermo. Il presidente teme che lo spogliatoio (o almeno una parte) non sia più in sintonia con Iachini e che al tecnico la situazione stia sfuggendo di mano. Motivo per cui ha deciso di fare questo «blitz» in città e confrontarsi direttamente con allenatore e giocatori. Il numero uno del club di viale del Fante ha incontrato Iachini allo stadio Barbera. Il summit, al quale ha partecipato anche il ds Gerolin, era previsto inizialmente intorno a mezzogiorno e invece il presidente, accompagnato dall’Executive manager Baiguera, ha raggiunto l’impianto di viale del Fante alle 13,45. Il colloquio è durato circa 40 minuti.
Al termine dell’incontro Iachini si è diretto in fretta verso il Tenente Onorato per l’allenamento. Il patron, invece, si è fermato per qualche minuto allo Store Ufficiale dello stadio dove ha firmato una dedica con la sua firma prima di ricevere in omaggio un cesto con alcuni prodotti tipici. Dopo il summit con gli altri addetti ai lavori rosanero, il presidente è sembrato più sereno rispetto al momento in cui è sceso dalla macchina in occasione del suo arrivo: «Cosa ci siamo detti con Iachini? Che dobbiamo salvarci, tutto qui. Lui mi ha detto che è sicuro che raggiungeremo l’obiettivo». Per il tecnico marchigiano sarà decisiva la gara interna di domenica contro il Chievo: «A Iachini ho detto: ‘Beppe, se perdi pure con il Chievo e non ti mando via mi ammazzano…’. Lui è convinto di fare bene e di portare avanti la squadra in maniera positiva».
Il patron si lascia poi scappare una frase a microfoni spenti: «E gli ho detto anche di aspettare gennaio quando arriveranno i nuovi». Quasi una contraddizione, obiettivamente, in relazione ad un allenatore in bilico e costretto a vincere subito per non perdere il posto. Ma rientra tutto nel modus operandi di Zamparini, un presidente che, nel momento in cui la ruota non gira per il verso giusto, prova in tutte le maniere (anche con le iperboli linguistiche) a scuotere le coscienze e dare all’ambiente segnali di un certo tipo. Dopo il pranzo, l’imprenditore friulano ha raggiunto il “Tenente Onorato” di Boccadifalco dove si è intrattenuto con i giocatori e dove ha assistito ad una parte dell’allenamento. Intorno alle 16, senza Baiguera rimasto con la squadra, il presidente ha lasciato la struttura di via De Marco.
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