Potrebbe decidersi lunedì la sorte degli undici dipendenti del Teatro Biondo di Palermo che da ottobre sono in cassa integrazione. Il Consiglio di amministrazione, infatti, ha convocato i sindacati per giorno 16. Lo fa sapere la Slc Cgil. «Sarà anche l’occasione buona per presentare le nostre proposte di rilancio dello Stabile», dice a Meridionews il segretario provinciale Maurizio Rosso.
Più che di una vera e propria cassa integrazione si tratta – tecnicamente – di un fondo di integrazione salariale a circa l’80 per cento dello stipendio: circa 800-mille euro al mese. All’inizio i dipendenti coinvolti erano 12, tra cui perfino l’unica sarta in organico. A dicembre i primi segnali positivi: la sarta è stata richiamata e soprattutto i soci Comune e Regione in fase di assestamento di bilancio hanno destinato 400mila euro in più per le casse di via Roma: 150mila da Palazzo delle Aquile, 250mila da Palazzo d’Orleans. «I trasferimenti dal Comune sono stati completati – sottolinea Rosso – mentre per la Regione dobbiamo ancora verificarlo».
Poi il sindacalista si sfoga: «Da tre mesi diciamo quanto sia stata stupida e incomprensibile questa azione unilaterale. Al Teatro Biondo serve aumentare la produzione restando aperto anche d’estate. Per recuperare il debito di 130mila euro non c’era affatto bisogno di questa soluzione drastica. Piuttosto avviamo una discussione su un eventuale esodo incentivato o sul contratto di secondo livello. È una vergogna aver mandato questi lavoratori in cassa integrazione sprecando le professionalità che hanno fatto un lavoro fondamentale per contribuire al risanamento del teatro. Vogliamo che si apra una discussione sul metodo di lavoro e di sviluppo del teatro e su una quanto mai necessaria programmazione triennale».
Tra le proposte della Cgil, il prolungamento della stagione anche d’estate con collaborazioni con il Teatro di Verdura e gli altri spazi all’aperto e l’internalizzazione dei servizi come la portineria e il marketing. «Sono felice che la sarta sia rientrata ma mi auguro che si faccia lo stesso con gli altri undici. Se non si rientra dalla cassa integrazione useremo tutti gli strumenti sindacali a disposizione, eventualmente anche lo sciopero», avverte Rosso.
Il sindaco Leoluca Orlando aveva inviato una lettera di Natale al presidente del Cda Gianni Puglisi e al direttore Roberto Alajmo chiedendo di «utilizzare in via prioritaria i soldi in più stanziati per il 2016 e il 2017 per il rientro del personale destinato ad ammortizzatori sociali e per riduzioni del personale, nel rispetto della vigente normativa e dei diritti dei lavoratori».
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