Il ginecologo Luigi Zumpani è stato condannato dai giudici della Corte dei Conti della sezione giurisdizionale per la Regione Siciliana – presieduti da Vincenzo Lo Presti – a risarcire l’Asp di Palermo con 80mila euro per il danno provocato all’azienda sanitaria chiamata a risarcire la mamma di una neonata morta all’ospedale di Partinico, nel Palermitano. Secondo quanto accertato dai giudici, il medico in servizio all’ospedale Civico il 4 agosto del 2010 non avrebbe valutato con attenzione gli esami eseguiti su una giovane partoriente e non si sarebbe accorto della sofferenza fetale della bimba nata morta dopo il cesareo eseguito l’indomani.
Secondo la relazione dei periti del pubblico ministero del tribunale di Palermo, il tracciato eseguito dal medico avrebbe dovuto destare allarme e la donna non avrebbe dovuto essere dimessa: la sofferenza fetale, infatti, sarebbe stata chiara già al momento della lettura del tracciato. Il medico si è difeso affermando che il reato per cui è stato condannato a sei mesi è di procurato aborto e non di omicidio colposo e che eventuali responsabilità, se ce ne fossero, avrebbero dovuto essere divise con tutti i medici in servizio in quei giorni nel reparto di Ginecologia dell’ospedale. Il medico è stato condannato al risarcimento nei confronti dell’azienda sanitaria. «La mamma di 20 anni sta vivendo una condizioni di profondo dolore – spiegano i giudici – Era stata abbandonata dal padre della bimba dopo la gravidanza e inserita in comunità».
I carabinieri hanno denunciato un giovane di 21 anni che è entrato al tribunale per…
Un lite nata davanti a una discoteca di Misterbianco (in provincia di Catania) e finita…
I carabinieri della stazione di Lanusei, in provincia di Nuoro, hanno denunciato un 24enne e…
«Stai zitto…Ti do una pedata in pancia, ti ammazzo!». Infastidita per l’attesa al Pronto soccorso…
In retromarcia in autostrada per oltre un chilometro. Così un automobilista ha percorso un tratto…
Sgominate dai finanzieri del comando provinciale Palermo due organizzazioni dedite al contrabbando di sigarette. I militari hanno…