Alla fine è stata rimossa la rastrelliera per il bike sharing davanti alla chiesa di San Cataldo. Un luogo definito inadatto dalla Soprintendenza ai Beni Culturali che, su segnalazione dell’associazione Comitati Civici, aveva messo nero su bianco la necessità di spostare la ciclo-stazione «con sollecitudine». All’inizio era stato semplicemente fissato un cartello con scritto «non funzionante», dettaglio che non era sfuggito ai cittadini. Infine è stata rimossa e il basolato rimesso al suo posto.
«La postazione è stata tolta», dice il presidente dell’associazione Comitati Civici Giovanni Moncada. «Dopo le nostre denunce il senso di responsabilità ha prevalso su di una scelta insulsa». Poi aggiunge: «Chi ha sbagliato, a questo punto, dovrebbe ammettere gli errori commessi e chiedere scusa ai suoi concittadini. Purtroppo è solo utopia».
Adesso le attenzioni si sono concentrate su un’altra rastrelliera, segnalata anche questa volta alla Soprintendenza, ovvero quella a ridosso della chiesa di Santa Maria della Catena alla Cala.
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