Londra, Edimburgo, Roma, e anche Catania. Il #salvaiciclisti, «La più grande manifestazione della storia a sostegno della ciclabilità», domani, in contemporanea a tante città italiane ed europee, si preannuncia partecipatissima dai catanesi. Ne sono certi gli organizzatori, che hanno presentato oggi la manifestazione in via Umberto, all’angolo di piazza Vittorio Emanuele, con un evento chiamato ironicamente senza rastrelliere non so-stare. E visto che in città manca l’attenzione al ciclista, compresi i posteggi per le bici loro, che usano la bicicletta come principale mezzo, per una volta stanno comodamente seduti a bordo della strada, in uno degli stalli blu della Sostare. Attorno a un tavolino giocano a scacchi, con accanto le bici, sulle quali è appeso il biglietto parcheggio, e dei volantini con dieci proposte pratiche da proporre a governo e istituzioni locali per rendere la vita più facile a chi usa le due ruote. «Oltre al tavolino, qui ci stanno dieci biciclette e forse anche di più» afferma Danilo Pulvirenti, uno dei promotori dell’iniziativa, che domani presenterà un documento al sindaco di Catania. «Un decalogo del ciclista con delle richieste precise ed a costo zero per l’amministrazione» spiega Danilo.
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Una manifestazione sulla quale scommette Attilio Pavone, ciclista catanese noto per il suo purismo: non possiede nemmeno l’auto. «Credo che domani sarà molto partecipata, è una manifestazione unica nel suo genere – afferma Attilio – e che coinvolge molte realtà eterogenee di appassionati di ciclismo, dalla Critical mass al singolo cittadino che normalmente usa la bici, ma non partecipa». L’obiettivo è sensibilizzare sulla sicurezza, un tema che ai ciclisti sta a cuore, visto che rischiano ogni giorno. «Abbiamo una serie di proposte, da proporre al parlamento, al governo e domani anche al sindaco di Catania. Ma l’unico modo per migliorare la situazione ed essere più sicuri in bici, è quello di essere circondati da molti altri cicilisti» conclude Attilio, che muove un pedone.
Pochi mesi fa in via Umberto venne creata una pista ciclabile fai da te. E VladyArt, street artist, spiega il senso dell’operazione di oggi, proprio nella stessa strada. «Quello di oggi è un modo per far notare una grave banalità: chi viene in centro non ha alternative all’auto, e per le biciclette non sono previsti nemmeno i posteggi», afferma VladyArt. Attaccare la bici al palo, ci confida, non sarebbe nemmeno una cosa legale «ci sono solo strisce, ma i ciclisti sopravvivono anche a questo».
Anche per Alessio Marchetti, storico animatore del gruppo Critical mass a Catania, domani la manifestazione sarà un successo. «Credo che domani saremo centinaia. Se agli incontri della Critical mass siamo già in molti, domani dovremmo essere più di duecento: più dei partecipanti al giro d’Italia» conclude Alessio.
Le bici domani percorreranno tutto il centro storico di Catania, da via Vittorio Emanuele, passando per via San Giuliano e via Umberto. Un percorso «studiato per non arrecare disagio alla circolazione: andremo solo in senso di marcia, rallentando solo poco il traffico» ci spiega Maria Cristina Leotta, ciclista «ormai da sette anni». Catania del resto non è una città a misura di ciclista, e Maria Cristina ce lo conferma: «Secondo me c’è stata una evoluzione positiva nel corso del tempo, anche a Catania, dove è sempre più facile trovare l’autista dell’autobus attento ai ciclisti» conclude.
Appuntamento a domani, in bicicletta, a partire dalle ore 15. Si parte da piazza Duomo.
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