Bianco, bilancio di un anno in 124 punti Da Ryanair a Ligabue, se i meriti sono di altri

Chissà se l’amministrazione del sindaco Enzo Bianco ha già scelto la 125esima cosa da fare tra i suggerimenti inviati dai catanesi all’apposita casella email. Le altre 124 è stato lo stesso primo cittadino a ricordarle con un ebook pubblicato sul sito del Comune dieci giorni fa. Un modo per festeggiare il primo anno del Bianco quater alla guida della città. 124 cose fatte in 365 giorni, è il titolo scelto. Uno sforzo notevole per raggiungere un numero di risultati in grado di poter dire: abbiamo centrato un obiettivo ogni tre giorni. Ma basterebbe cambiare una preposizione con un avverbio per offrire un quadro più aderente alla realtà. Perché, piuttosto che le cose fatte dal sindaco Bianco, per molti punti sarebbe meglio parlare delle cose fatte mentre il sindaco era Bianco. Ma di cui il primo cittadino in realtà non ha la paternità, a volte attribuibile al suo predecessore Raffaele Stancanelli, più spesso ad altri enti o soggetti a cui spetta la reale competenza. Per altri punti del documento, infine, da sostituire è invece il tempo verbale: da un rassicurante passato a un più cauto futuro. La redazione di CTzen si è presa il tempo di fare un’analisi dei 124 risultati, su cui vi proponiamo un punto di vista diverso da quello presentato dall’amministrazione. Altri meritano un ulteriore approfondimento che vi racconteremo nelle prossime settimane.

LUNGOMARE LIBERATO
«Lungomare liberato hanno chiamato l’iniziativa lanciata dal sindaco Bianco». Così inizia il punto 119 dell’ebook, dedicato alla decisione di chiudere al traffico la strada tra piazza Europa e piazza Mancini Battaglia ogni prima domenica del mese. Un’idea che, però, nasce a fine aprile durante il Catania Bike Festival al parco Gioeni da un gruppo di cicloattivisti tra cui Danilo Pulvirenti, anche presidente di Rifiuti zero Sicilia, Mirko Viola, Alessio Marchetti e Attilio Pavone. Sono loro che dalle parole sono passati ai fatti, raccogliendo più di mille firme in meno di un mese e presentando una richiesta ufficiale all’amministrazione che ha avuto il merito e il coraggio di far propria l’idea e trasformarla in realtà, nonostante le critiche dei commercianti.

IL RADDOPPIO FERROVIARIO STAZIONE CENTRALE-ACQUICELLA
«Questa battaglia sarà la nostra No Tav». La frase si riferisce al progetto di raddoppio ferroviario tra la stazione centrale e Acquicella e va attribuita a un primo cittadino di Catania. Visti i toni potrebbe risultare facile pensare che l’autore sia Enzo Bianco. Invece no. Fu un Raffaele Stancanelli insolitamente barricadero, in una conferenza stampa di fine giugno di due anni fa, a pronunciarla. L’amministrazione da lui guidata decideva di sposare pienamente la lotta delle associazioni cittadine contro il progetto di Rfi che avrebbe sventrato palazzi storici, previsto una calotta di sette metri in plexiglass sugli Archi della Marina e il passaggio sotterraneo all’altezza delle Terme dell’Indirizzo. Non furono solo manifestazioni e slogan. L’opposizione della città e della giunta Stancanelli si trasformò in un controprogetto con l’interramento della stazione centrale e un percorso interamente sottoterra fino ad Acquicella, in parte sotto lo specchio di mare antistante la capitaneria di Porto, in parte perforando il banco lavico del 1669 nelle viscere del quartiere San Cristoforo. In modo da evitare la distruzione di edifici storici e liberare gli Archi della marina. Un progetto evidentemente valido che l’amministrazione Bianco ha difeso e non ha modificato. E che alla fine ha ottenuto l’appoggio anche della Regione Sicilia. Elementi di fronte ai quali Rfi ha dovuto fare un passo indietro. L’accordo finale porta la firma di Bianco, la bontà del progetto che ha resistito fino alla fine quella dell’amministrazione Stancanelli.

NOTTE DEI MUSEI
Sempre in continuità con il predecessore, è la scelta di aderire alla Notte bianca dei musei. Un evento europeo – a cui il sindaco Bianco dedica il punto 91 del suo ebook delle cose realizzate – che si rinnova ogni anno. Già l’amministrazione Stancanelli aveva abbracciato questo evento, nato nel 2005 in Francia. Dal 2009 quindi i musei catanesi rimangono aperti di notte in un weekend di maggio. Il 2014 è stata la quinta edizione.

LIGABUE
«È tornata la grande musica allo stadio Massimino con i concerti dell’11 e del 12 giugno di Luciano Ligabue». Il secondo grande evento dell’era Bianco (se tale vogliamo ritenere anche Bregovic) premia la disponibilità della sua amministrazione, insieme alla tenace resistenza tenuta di fronte al reiterato parere negativo espresso dal Calcio Catania per l’utilizzo del Massimino. Naturalmente, è opportuno precisare che si tratta di concerti organizzati da un privato che ha dovuto fare richiesta di concessione per l’utilizzo dello stadio e ha corrisposto un canone al Comune. In occasione della doppia tappa di Liga, per la fruizione del Massimino, gli organizzatori hanno pagato un affitto in percentuale poi scomputato in servizi. Per la precisione la percentuale corrisposta all’amministrazione comunale è stata del 5 per cento degli incassi totali al netto Siae. Al Comune era stata proposta la modalità del patrocinio, formula preferibile per il promoter perché avrebbe permesso di contenere i costi. Vige però un rigido regolamento comunale, abbastanza datato e mai modificato, che disciplina l’utilizzo degli impianti sportivi e di tutti gli spazi del Comune, il quale non prevede questa possibilità. Una norma del regolamento impone, infatti, il versamento di una percentuale per l’affitto. È auspicabile che prevalga la volontà politica di cambiare i dettami del regolamento, per incoraggiare le agenzie, i promoter, i teatri e le associazioni sportive ad investire nella realizzazione a Catania di spettacoli ed eventi di sport. Sul modello seguito attualmente dalla Regione Puglia, che ha istituito con successo un consorzio composto da istituzioni pubbliche, fondazioni e soggetti privati, con la mission di promuovere manifestazioni culturali, sportive e di intrattenimento utilizzando i fondi dell’Unione Europea. In Puglia viene solo richiesto l’utilizzo di maestranze locali per favorire l’occupazione. Questo potrebbe diventare il punto cruciale da annoverare sul prossimo ebook delle «cose realmente fatte». Non a caso, l’associazione Catania al Vertice punta alla gestione autonoma degli impianti sportivi.

COMPAGNIE AEREE
«Ryanair, Vueling e Turkish airlines, le low cost sbarcano a Fontanarossa». Una bella notizia per lo sviluppo del turismo in questa parte dell’isola e per il portafogli dei siciliani, costretti altrimenti a sottostare alle tariffe inaccessibili dell’Alitalia per spostarsi in aereo. Un settore molto caro al vertice dell’amministrazione comunale, al quale però certamente non sfuggirà il fatto che le compagnie aeree sondano il mercato e si muovono autonomamente. Non si registrano tavoli istituzionali che hanno giocato un ruolo determinante nella chiusura dell’accordo tra le low cost e la Sac. D’altro canto, il Comune di Catania non è ancora socio della società di gestione dell’aeroporto e non può spingersi oltre la platonica benedizione dell’iniziativa. Nel caso dell’accordo con la Turkish Airlines, ad esempio, la trattativa con la Sac ha avuto una lunga gestazione, essendo stata condotta per più di otto anni.

LA RETE INTERNET SUPERVELOCE
L’innovazione, si sa, passa per Internet: e per questo il sindaco di Catania al punto numero 78 del suo ebook annuncia la copertura con banda larga dell’intero territorio catanese. Nonché l’attivazione del wifi gratuito in sei piazze cittadine, per un investimento totale per l’azienda Fastweb di 16 milioni di euro. In realtà, andando a vedere  i dettagli dell’accordo dello scorso 6 maggio, contenuti in un comunicato congiunto inviato dall’amministrazione e dall’azienda di telecomunicazioni, si parla di un generico accordo che consentirà di connettere alla rete «da 100 megabit al secondo in download, e 10 in upload», 97mila famiglie e 26mila utenti businnes. In pratica, il Comune consente a Fastweb di installare i suoi cavi in città, mentre per i cittadini ci sarà la possibilità di attivare il servizio su richiesta. A pagamento, e non in tutta la città, secondo le tariffe stabilite dall’operatore. Nessuna data per la fine dei lavori, anche se l’azienda prevede di rendere disponibile il wi-fi gratuito in sei piazze «entro il 2014».

IL PREMIO CAMPIELLO E IL BUK FEST
Il 9 luglio farà tappa a Catania la 52esima edizione del premio letterario Campiello. Si tratta della prima volta per il capoluogo etneo, e l’amministrazione ricorda l’evento nel proprio ebook al punto 94. In città arriveranno alcuni degli autori finalisti, ma quella catanese non sarà – come indicato nell’ebook – una delle tappe finali: il vincitore del prestigioso premio sarà annunciato solo il 13 settembre, a Venezia.

Ben più interessante si preannuncia invece l’appuntamento con il Buk fest: Catania, dopo Modena a febbraio, accoglierà dal 26 al 28 settembre il festival della piccola e media editoria. A Modena sono stati ospitati decine di eventi e premi. Del programma etneo, però, non c’è ancora traccia.

LA RISTRUTTURAZIONE DEL PALAZZO DI CEMENTO

Nella foto sopra, la foto (prelevata da Flickr, senza citare i credits) apparsa sull’ebook di Enzo Bianco. Sotto, il vero palazzo di cemento

La gara d’appalto doveva partire a marzo. Poi, si disse, a maggio. A inizio giugno dalla Direzione Lavori pubblici facevano però sapere che «il progetto è ancora in attesa di una risposta dal ministero dei Lavori pubblici a Roma. Abbiamo avuto dei ritardi interni nell’invio di alcuni documenti». Si tratta di 6,7 milioni di euro per ristrutturare l’immobile, tristemente noto per i fatti di cronaca legati alla criminalità organizzata, che all’interno contiene 96 alloggi popolari da assegnare con regolare graduatoria da parte del Comune. I fondi furono richiesti dall’amministrazione di Raffaele Stancanelli, e provengono da dal «Piano casa anno 2010», come spiegato dal presidente della commissione consiliare ai Lavori pubblici Niccolò Norarbartolo in un sopralluogo di gennaio. I fondi, in ogni caso, dovrebbero arrivare a breve, così come spiegato nel punto 82 dell’ebook del sindaco. Peccato che la foto del palazzo all’interno dell’ebook sia errata, mostrando il palazzo accanto, quello del civico 2 di viale Moncada. La foto, inoltre, che è stata già utilizzata in passato da CTzen, è stata prelevata dal Comune da Flickr senza citarne l’autrice, Rachele Tosto.

Salvo Catalano

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