Ammazzato con diversi colpi di pietra alla testa che ne avrebbero provocato la morte quasi immediata. Una fine orribile quella di Antonio Crispi, 44 anni, uno dei gestori del Garden chiosco ubicato in piazza Sgriccio. Il corpo senza vita è stato trovato poco prima delle ore 8.30, di ieri mattina, all’interno della sua Fiat Stilo station wagon di colore grigio, in una stradina secondaria della Sp 167 in contrada San Giovanni, non distante da piano Rinazze, zona ricca di capannoni artigianali. Le indagini dei carabinieri della compagnia di Paternò si muoverebbero a 360 gradi e non sarebbe esclusa alcuna pista con un occhio di riguardo verso la possibilità di un omicidio legato alla sfera della vita privata e dell’attività lavorativa del commerciante.
Tuttavia, a distanza di 36 ore dalla scoperta del cadavere potrebbero esserci delle novità. In primis Crispi sarebbe stato ucciso in un arco temporale tra le ore 22.30 e le 00.30 di sabato. Inoltre, l’omicidio sarebbe avvenuto proprio nel luogo del ritrovamento del corpo. Al vaglio degli inquirenti ci sarebbero il cellulare e il computer della vittima e sembrerebbe che il 44enne biancavillese, la sera in cui è stato preso a sassate mortalmente, avesse un appuntamento in quella stradina con uno o più soggetti.
Le forze dell’ordine si starebbero chiedendo il perché di quell’incontro in una zona isolata e distante dal centro abitato. Quel sabato il 44enne è rimasto allo chiosco per l’intera giornata, sostituendo il socio che si sarebbe dovuto invece occupare dell’attività. Chi ha ammazzato Crispi avrebbe utilizzato una pietra lavica presa in loco, recuperata successivamente dai carabinieri insanguinata non distante dal luogo dell’omicidio.Tre o quattro colpi sferrati alla testa con una rabbia tale da fracassargli il cranio e lasciarlo senza più vita all’interno dell’auto, con il sangue andato a imbrattare anche la tappezzeria.
Alcune risposte agli interrogativi potrebbero arrivare dall’autopsia sul corpo di Crispi, che il medico legale dovrebbe svolgere nelle prossime 24 o 36 ore all’obitorio dell’ospedale Garibaldi Centro di Catania dove la salma è stata condotta. Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia di Paternò, coordinate dal sostituto Rosaria Molè. Diversi sarebbero i soggetti condotti in caserma per essere interrogati. Tra di essi una donna che potrebbe aver avuto dei contatti con la vittima nelle sue ultime ore di vita. Crispi, sposato e padre di tre figli, era molto conosciuto in città per via della gestione del chiosco e per aver lavorato per anni in diversi luoghi della zona.
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