Biagio Conte pronto al ritiro in montagna «Ringrazio tutti, pregate per i bisognosi»

Dopo che venerdì sera il missionario laico Biagio Conte ha lasciato i portici sotto le Poste in via Roma e interrotto il digiuno intrapreso per protesta per chiedere maggiore attenzione verso i senzatetto, ha trascorso sabato e domenica nell’infermeria della Missione Speranza e Carità. Il suo fisico è un po’ debilitato e provato. Fratel Biagio, come riferisce lui stesso, adesso sta prestando attenzione assieme alla preghiera a «fratello corpo» e piano piano ha introdotto dei liquidi che gli consentiranno di assumere le sostanze nutritive necessarie ad acquistare nuovamente le forze. Nelle prossime ore si sposterà in montagna dove vuole vivere un periodo in silenzio.

Sono tante le persone che durante dieci giorni e anche nel weekend appena trascorso hanno voluto incontrarlo per dimostrargli affetto e vicinanza: «Ringrazio di cuore tutti i cittadini e le istituzioni che in questi giorni hanno manifestato la solidarietà e la vicinanza – sottolinea Biagio Conte – ringrazio il presidente della Repubblica, la Regione, il sindaco per i messaggi di solidarietà. Esprimo tanta commozione e riconoscenza al nostro caro vescovo Corrado che è venuto fin qui a essere vicino e portare l’alimento dell’Eucarestia, lo ringrazio per l’ascolto e la preghiera profonda che mi dona. Ringrazio i tanti cittadini credenti, non credenti e di religione diversa che mi hanno dato coraggio. Ringrazio le tante parrocchie, le tante comunità, i gruppi di preghiera per la preghiera e la vicinanza fatta qui sul marciapiede dove ogni giorno vivono tanti fratelli senzatetto». 

Poi lancia un appello: «Invito tutti a continuare a pregare con perseveranza per i bisognosi, per i poveri, per coloro che ogni giorno nel mondo vivono una grande prova e difficoltà senza una casa senza un lavoro. Dobbiamo continuare a pregare, fare penitenza e operare. Questo porto con me in montagna dove nel silenzio ancora di più ci mettiamo all’ascolto del Signore». E aggiunge: «Tengo tanto dire a tutti di cercare in ogni modo di stare attenti e di non adeguarsi al ritmo di una società consumistica che rende schiavi e che aumenta l’egoismo e l’indifferenza verso il prossimo soprattutto quello più sofferente. Bisogna cominciare ogni giorno a fare delle rinunce e vivere una vita più sobria con i valori sani che bisogna salvaguardare e che possono colorare e dare sapore alla vita. Invito tutti soprattutto le istituzioni a cominciare a distribuire le ricchezze presenti partendo dai più disagiati cercando di soccorrere subito chi si trova con un bisogno a causa della mancanza di una casa e di un lavoro dignitoso».

Stefania Brusca

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