Benzina, in Sicilia deve costare meno

da Giuseppe Scianò, Corrado Mirto, Fabio Cannizzaro e Arturo Frasca
riceviamo e volentieri pubblichiamo

In queste giornate convulse ed agitate, in cui tanti sembrano essersi finalmente accorti della necessità che venga defiscalizzato il prezzo dei derivati del petrolio, non deve tuttavia sfuggire la necessità di coinvolgere l’Assemblea regionale siciliana, il Parlamento siciliano, il massimo organo istituzionale siciliano.
E’ paradossale che in Sicilia – regione con una capacità di raffinazione di petrolio pari ad oltre 40 milioni di tonnellate, il 40 percento dell’intera capacità italiana – la benzina costi più che nel resto d’Italia.
Gli Indipendentisti di lu FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU “SICILIA INDIPINNENTI” portano avanti da sempre, spesso in solitario, una battaglia senza “se” e senza “ma” per la DEFISCALIZZAZIONE del prezzo della benzina e degli altri derivati del petrolio. Neppure un mese fa, hanno proposto una mobilitazione eccezionale dell’opinione pubblica siciliana per indurre l’Assemblea regionale siciliana ed il Governo regionale a varare, con la massima urgenza, una “legge-voto” in tale direzione.
E’ importante comprendere, innanzitutto, ed è necessario che si faccia chiarezza sulle reali intenzioni dell’Assemblea regionale siciliana e dello stesso Governo regionale. Ed è importante che ciascuno, per le proprie competenze, faccia la propria parte e si assuma le proprie responsabilità.
L’articolo 18 dello Statuto Siciliano stabilisce che “l’Assemblea regionale può emettere voti, formulare progetti sulle materie di competenza degli organi dello Stato che possano interessare la Regione, e presentarli alle Assemblee legislative dello Stato”.
Gli Indipendentisti di lu FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU “SICILIA INDIPINNENTI” invitano formalmente l’Assemblea regionale siciliana a formulare, da subito, uno specifico disegno di legge-voto, ai sensi per l’appunto dell’articolo 18 dello Statuto di Autonomia, tendente ad ottenere una legge, da parte del Parlamento italiano, che consenta la DEFISCALIZZAZIONE, in Sicilia, del prezzo della benzina e di tutti i derivati del petrolio.
Invitano, inoltre, il Presidente della Regione e tutta l’Assemblea regionale siciliana a sensibilizzare i senatori ed i deputati eletti in Sicilia affinché sostengano l’iniziativa legislativa siciliana e ne sollecitino l’iter parlamentare. Sarebbe una decisione innanzitutto dovuta in linea di principio, tenuto conto che il PETROLIO estratto in Sicilia è di PROPRIETA’ della Regione siciliana e, quindi, del Popolo Siciliano. E tenuto conto del fatto che il 40 percento della disponibilità petrolifera italiana è raffinato in Sicilia. Si tenga anche conto del disastro ecologico e ambientale provocato dai poli petrolchimici, che ha compromesso la valorizzazione dei luoghi interessati (spesso siti archeologici o di eccezionale valore naturalistico). Oltre al danno alla salute dei cittadini, la cui gravità non dobbiamo dimenticare. Né perdonare.
La defiscalizzazione del prezzo della benzina e degli altri derivati del petrolio darebbe l’avvio ad un nuovo, reale processo di ripresa economica e produttiva di tutta la Sicilia. Ribadiamo, infine, che l’attuale crisi economica non può e non deve rappresentare un alibi per non fare nulla. Deve, semmai, diventare un’occasione ed uno stimolo per rilanciare, in maniera consapevole, autonoma ed autopropulsiva, la rinascita economica della Sicilia.
La DEFISCALIZZAZIONE del prezzo della benzina, dei carburanti in genere e degli altri derivati del petrolio deve andare proprio in questa direzione! OVE QUESTO NOSTRO APPELLO DOVESSE CADERE NEL VUOTO, U FRUNTI NAZZIUNALI SICILIANU ‘SICILIA INDIPINNENTI’ SI ATTIVERA’ PER UNA MOBILITAZIONE “DEL” POPOLO SICILIANO, “CON” IL POPOLO SICILIANO, “PER” IL POPOLO SICILIANO. E “MAI” CONTRO IL POPOLO SICILIANO! UNA MOBILITAZIONE CHE CONTINUERA’ FINO A QUANDO NON OTTERREMO IL RISPETTO DI QUESTO E DEGLI ALTRI DIRITTI NEGATI.

 

 

Redazione

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