Belpasso, studenti scolpiscono statue in pietra lavica Assessore: «Obiettivo essere città delle 100 sculture»

Belpasso città delle 100 sculture. «È un obiettivo che a piccoli passi stiamo realizzando – dice soddisfatto a MeridioNews l’ideatore, l’assessore al Turismo del Comune Tony Di Mauro – Tutto grazie al nostro oro nero, che è la pietra lavica dell’Etna, e alla creatività degli studenti delle Accademie delle Belle arti d’Italia». Il progetto denominato Simposio internazionale di scultura in pietra lavica è giunto alla terza edizione e sta per giungere a compimento.

I
tredici artisti selezionati da un’apposita commissione – composta dai docenti di scultura Antonino Portale, Silvio Marchese e Ornella Fazzina – oggi hanno svelato le loro opere, che sono state consegnate al Comune di Belpasso. «Si tratta di un concorso nazionale – spiega l’assessore Di Mauro – Per questa edizione sono stati 25 gli studenti provenienti da tutte le Accademie delle Belle arti d’Italia che hanno presentato un progetto: 13 tra questi sono stati selezionati». Si sono messi all’opera dallo scorso 10 aprile, all’interno del piazzale dello stadio San Gaetano, trasformato per l’occasione in un grande laboratorio.

Riceveranno, ciascuno, una
borsa di studio di mille euro. Tra loro anche tre studenti provenienti dalla Turchia, dalla Cina e dagli Usa. Entusiasti i ragazzi e le ragazze che hanno aderito al progetto: «Mi ha sempre affascinato lavorare la pietra, darle vita con delle precise forme – dice Aurora Avvantaggiato, studentessa di Bari -. È dura ma ha un suo fascino e ispira a creare. Cosi come l’Etna e le sue storie, le su leggende». Anche lo studente turco Cagda Sari ha dato spazio alla sua fantasia per raccontare l’Etna attraverso la pietra lavica: «È qualcosa di nuovo che mi dà la possibilità di plasmare una storia che ricorda il vulcano».

Soddisfatto il sindaco
Carlo Caputo: «In questi giorni è stata scritta un’altra importante pagina della storia artistica e culturale di Belpasso». Grazie al terzo simposio saranno 33 le sculture con cui il Comune potrà abbellire il suo territorio. Il direttore dell’Accademia delle Belle arti di Catania, Virgilio Piccari, sottolinea la grande opportunità offerta ai giovani scultori: «Non capita molto spesso che un’ amministrazione comunale investa con coraggio e continuità, come quella belpassese, in arte e cultura. Agli artisti spetta il compito di tradurre questo impegno in opere uniche, cariche di quei significati e di quella creatività che sono il frutto di un percorso di studi tanto intenso quanto straordinariamente bello».

Salvatore Caruso

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