Belpasso, interdittiva per la ditta di raccolta dei rifiuti «Serve soluzione per pagare stipendi e limitare disagi»

Oggi a Belpasso ha avuto luogo un incontro importante tra il sindacato Uil trasporti,
una rappresentanza di lavoratori della ditta incaricata della raccolta dei rifiuti, la
Balestrieri e le parti comunali interessate alla questione.
Si tratta di una vicenda urgente che, con l’aiuto di tutti gli organi competenti e
preposti, deve essere risolta nel più breve tempo possibile. Il sindaco Daniele Motta e l’assessore all’Ecologia Andrea
Magrì
si dicono impegnati a «ottimizzare un’azione corale sul caso creatosi attorno alla ditta che è stata
oggetto di un intervento interdittivo da parte della prefettura di Napoli». 

Una volontà che sarebbe condivisa anche dal segretario generale della Uil trasporti Salvo
Bonaventura
.
Allo stato attuale delle cose, in attesa della definitiva sentenza del procedimento
tutt’ora in corso, il servizio di raccolta non può essere regolarmente pagato dall’ente comunale e i lavoratori minacciano disservizi di fatto già in atto. Per trovare una soluzione per limitare al minimo i disagi e per pagare gli stipendi ai lavoratori, i sindacati e il Comune hanno chiesto un incontro alla prefetta di Catania Maria Carmela
Librizzi
. «Ci siamo trovati, nostro malgrado, a fronteggiare una questione alquanto delicata – ha dichiarato il sindaco Daniele Motta – per la quale il Comune non può non
rispettare la legge e, dunque, l’interdizione della ditta aggiudicataria della raccolta
rifiuti in città
». 

«Risulta
evidente, però – ha aggiunto il primo cittadino – che non posso permettere che si creino nella mia città problemi
d’ordine igienico-sanitario
, nell’ambito della differenziata che ci
vede eccellenza fra i Comuni siciliani. Penso anche ai lavoratori e alle loro famiglie
che finora hanno svolto il proprio lavoro. Trovare una soluzione con la prefettura di
Catania e Napoli, in attesa che quest’ultima nomini un commissario straordinario, è
per me una priorità».
Sulla stessa linea il segretario generale Uil: «Oltre alle
conseguenze igienico-sanitarie, qui c’è una forte aggravante sociale, ovvero 39
lavoratori aspettano insieme alle loro famiglie che le due mensilità pregresse
,
quasi tre, vengano pagate. Andare oltre sarebbe un disastro su tutti i fronti».

Redazione

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