«Un tappeto e diverse montagne di lettere e posta varia». Questo si sono trovati davanti i soci del gruppo Grotte del club alpino italiano di Catania, durante un’escursione all’interno della “grotta della dinamite“, sito lavico che si trova in via Pettirosso, nel villaggio delle Ginestre, alla periferia del territorio di Belpasso.
«Quella grotta – spiega a MeridioNews il presidente del Cai etneo, Umberto Marino – deve il nome proprio al fatto che, molti anni fa, al suo interno fu ritrovata una grossa quantità di dinamite abbandonata. Su quella vicenda – ricorda – poi fu anche aperta un’inchiesta». Nel 2013, il gruppo va a fare un sopralluogo. «In quella occasione abbiamo trovato una vera e propria discarica: eternit, targhe di macchine poi risultate rubate, telai di camion, riviste ancora imballate da consegnare e, già allora, anche tanta posta che gli addetti alla consegna avevano preferito gettare piuttosto che recapitare ai legittimi destinatari». Nulla in confronto alle tonnellate di buste ancora chiuse trovate adesso. «Fuori c’è molta spazzatura di diverso tipo – racconta Carmelo Bucolo, il responsabile del gruppo speleogico che era presente al momento del ritrovamento – Ma quando siamo scesi con le corde ci siamo trovati una quantità assurda di posta». Denuncia ai carabinieri di Belpasso e segnalazione al Comune sono stati i passi successivi. «Oggi siamo tornati sul posto insieme alla polizia municipale, al sindaco e all’assessore all’Ecologia, per un sopralluogo», sottolinea.
«Dal campione che abbiamo analizzato questa mattina – dichiara il primo cittadino belpassese Daniele Motta – abbiamo visto che si tratta di corrispondenza varia riconducibile a operatori privati: lettere imbustate e comunicazioni, datate anche al 2016 e 2017, ancora sigillate e mai recapitate ai destinatari. Stiamo parlando – sottolinea il sindaco – di tonnellate di posta fra cui anche lettere mandate dall’agenzia delle Entrate o da banche o istituti di credito a utenti che hanno anche potuto avere dei problemi per la mancata consegna». Comunque niente a che vedere con i problemi della posta non recapitata a Belpasso. Dal controllo generico di oggi, infatti, pare che i destinatari fossero cittadini di Misterbianco, Mascalucia, Gravina, San Gregorio, Paternò e Aci Bonaccorsi. «Già questa sera o al massimo domani mattina, incontrerò il comandante dei carabinieri per capire come procedere – afferma Motta – Si tratta di un fatto di una gravità impressionante anche dal punto di vista dell’inquinamento ambientale di un luogo di pregio naturalistico del nostro territorio».
L’accaduto è stato già denunciato alle autorità competenti che accerteranno le responsabilità, intanto il Comune si riserva di fare ulteriori verifiche e assumere i necessari provvedimenti per la tutela dell’ambiente. «La bonifica va certamente fatta – conclude il sindaco – e, data la conformazione naturale della grotta, non si può intervenire con mezzi meccanici ma occorre fare ricorso a uomini specializzati. Un intervento immane che bisogna ancora capire se andrà fatto con fondi comunali».
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