«Un randagio gravemente ferito è stato abbandonato a se stesso per ben due giorni sul ciglio di una strada di Belpasso senza aver ricevuto soccorsi né assistenza». È quanto denunciato dal comunicato stampa diffuso questa mattina dall’Enpa di Catania. «Dopo essere stato coinvolto in un incidente stradale – racconta, nella nota, il presidente provinciale dell’associazione Cataldo Paradiso – gli agenti della polizia municipale erano stati subito informati da alcuni cittadini della presenza dell’animale, in gravi condizioni di salute». Sul luogo del presunto incidente, che sarebbe avvenuto in contrada Edere, in territorio belpassese, secondo la versione fornita dall’animalista «gli agenti della municipale si sono presentati soltanto l’indomani mattina. Tuttavia, una volta constatato che il cane si trovava su un terreno privato adiacente alla sede stradale, hanno lasciato il posto senza fornire alcun ausilio al randagio, lasciandolo nelle stesse condizioni di come era stato trovato».
«Secondo il comandante della polizia municipale di Belpasso – prosegue Paradiso – il cane si trovava su un terreno privato, dunque salvargli la vita non era di loro competenza». Solo a quel punto sarebbero intervenuti i volontari,«recuperando il cane e portandolo all’ambulatorio veterinario dell’Asp3 di Catania dove ha ricevuto le prime cure per poi essere affidato al veterinario della struttura convenzionata con il Comune». L’Enpa di Catania fa sapere come le spese sanitarie e la degenza dell’animale saranno poste «naturalmente, a carico dello stesso Comune di Belpasso». Conclude Paradiso: «Quello del povero randagio non è l’unico episodio che dimostra la scarsa considerazione da parte del Comune di Belpasso nei confronti dei suoi animali. Il sindaco sembra essere ben poco attento alle nostre segnalazioni, così come sembra ignorare gli obblighi di vigilanza zoofila connessi al suo ufficio pubblico. Pertanto – annuncia – segnaleremo queste gravi inadempienze alle autorità competenti e alla magistratura».
In seguito alla nota diffusa dall’Enpa, il sindaco di Belpasso, Carlo Caputo, interviene sul caso: «Ho appreso questa notizia da fonti di stampa e ho sentito in proposito il comandante della polizia municipale». Secondo il resoconto dei vigili urbani, il cane «non era in condizioni di sofferenza o di maltrattamento. Se occorrerà – precisa il sindaco –, farò delle successive verifiche e laddove esistessero dei profili di responsabilità sono pronto a intervenire. Intendo sentire le parti interessate per poter tracciare un quadro della situazione fedele alla realtà dei fatti». E sulle accuse di lungo periodo formulate da Paradiso, Caputo replica: «Il nostro Comune si è dimostrato sempre sensibile verso le problematiche del randagismo e pronto a collaborare con i volontari, con i quali sono state attivate importanti iniziative per la sterilizzazione e la microchippatura dei cani. Ribadisco la massima disponibilità in generale e per quanto riguarda il caso specifico evidenziato dall’Enpa».
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