«Siamo nei guai». Il commissario di Partinico Rosario Arena è sconsolato: dopo il blocco del conferimento dell’umido a Bellolampo per i Comuni dell’hinterland palermitano, il funzionario nominato dal presidente Musumeci è stato costretto a sospendere la raccolta della frazione organica. «Scusandoci per il disservizio che non dipende in alcun modo dalla volontà di questo ente – si legge nell’avviso pubblico – nei giorni 02 e 04 ottobre non sarà effettuato il servizio porta a porta né quello presso le postazioni mobili».
Si annunciano giorni di disagio, dunque, per la differenziata del Palermitano. E il Comune di Partinico potrebbe non essere l’unico a doverli affrontare, visto che al momento l’unica alternativa è rivolgersi ai privati (Ciminna e Termini in primis), con un aggravio di costi di oltre 40 euro a tonnellata. La sensazione, insomma, è che i sindaci siano stati lasciati soli.
«Eravamo in attesa che Orlando emettesse una delibera che riguardasse l’intera città metropolitana, con tutti i paesi che ne fanno parte compreso ovviamente il nostro – continua Arena – E invece questa ordinanza non è mai arrivata. Così i poveri Comuni come il nostro si trovano in seria difficoltà per organizzare la raccolta e il conferimento dei rifiuti. Tutti ci rifiutano, non sappiamo dove depositare l’organico. Domani avrò un incontro tecnico col mio dirigente e il responsabile della ditta Eco Burgus. Non abbiamo supporti e suggerimenti, non abbiamo proprio nulla. Con l’aggravante, per quanto mi riguarda, che essendo in dissesto finanziario non abbiamo una capienza finanziaria per poter affrontare eventuali alternative. Rivolgersi ai privati comporta costi esorbitanti che non ci possiamo permettere. Le difficoltà sono obiettive e oggettive».
E intanto a breve c’è un’altra partita fondamentale che riguarda sempre Bellolampo. Venerdì potrebbe essere l’ultimo atto della disputa che da settimane vede opposte Rap e Oikos. Mettendo fine ai continui viaggi a vuoto dei rifiuti dalla discarica palermitana diretti a Motta Sant’Anastasia. Tra due giorni, infatti, è previsto l’esame in laboratorio di un campione di rifiuti già trattati dal Tmb e pronti per essere caricati sui camion. Una sorta di contraddittorio, quindi, sotto l’occhio vigile dei tecnici Arpa e dei legali rappresentanti delle discariche. Un modo per evitare altri contenziosi è la certezza, una volta accertata la regolarità, che i carichi per le discariche raggiungeranno la destinazione. E nell’eventualità che frazioni di rifiuti non risultassero regolari si potrà procedere subito ad ulteriore trattamento prima di farlo partire.
L’esame congiunto è stato deciso al termine del vertice che si è tenuto lunedì scorso in prefettura. Ad indicare la soluzione è stata proprio la prefetta Antonella De Miro, con una nuova verifica per la caratterizzazione e omologazione sul posto di tutti i rifiuti presenti a Bellolampo, alla presenza oltre che dell’Arpa anche dei legali rappresentanti delle discariche.
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