Bellolampo, vasche esaurite: la diffida del M5S «Regione non decide e addio proventi da gas»

«Individuare immediatamente i responsabili delle 5 vasche esaurite di Bellolampo per la tutela della salute pubblica e per evitare danni alle casse pubbliche». Questo il contenuto della diffida inviata dalla deputata palermitana del M5S alla Camera, Claudia Mannino, all’assessorato regionale all’Energia e rifiuti. Ad oggi, infatti, nessuno tra Rap, Comune e curatela fallimentare dell’Amia, complice l’immobilismo della Regione, vuole assumersi la responsabilità delle gestione delle vasche esaurite della discarica alle porte di Palermo, che producono, per stessa ammissione dell’azienda, i due terzi del percolato dell’intera discarica.

«Questo atteggiamento – afferma Claudia Mannino – è assolutamente negativo sotto tutti i punti, non ultimo quello economico. Infatti siamo davanti al paradosso che, a dispetto di quanto stabilito da diverse sentenze, nessuno vuole assumersi la responsabilità della gestione del cosiddetto post mortem delle vasche, con la conseguenza di costi certi che gravano sui cittadini a fronte di introiti per la captazione del biogas prodotto dalle discariche che non incamera nessuno». Per la deputata pentastellata, la magistratura in varie circostanze si è espressa e ha dato mandato all’assessorato Energia e rifiuti di risolvere la vicenda, coinvolgendo gli altri soggetti. 

«Ma i fatti dimostrano che si è preferito l’immobilismo – rincara la dose – dato che però rischiamo anche una una procedura di infrazione europea per tale vicenda, abbiamo posto un aut aut alla Regione». Quella per la gestione delle vasche esaurite è la seconda diffida presentata questo mese dal movimento nei confronti dell’assessorato retto da Vania Contrafatto. Lo scorso 3 dicembre, infatti, Claudia Mannino aveva diffidato l’assessorato Energia e rifiuti per la gestione del percolato, innescando immediati provvedimenti dalla Regione, che per questo ha disposto l’invio di commissari nelle discariche dell’isola.

Redazione

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