In assenza di altri intoppi, l’impianto Tmb di Bellolampo potrebbe riprendere a funzionare da domani. Ma prima che la raccolta torni finalmente a regime, si dovrà attendere ancora metà della prossima settimana. A causa del guasto che ha provocato, ai primi di aprile, un danno alla parte strutturale del telaio, sono parecchie le tonnellate di rifiuti, circa 4mila, che attendono all’interno dell’impianto di essere trattate. E in città sono ancora decine i cumuli di immondizia che è possibile osservare lungo le strade, soprattutto in periferia. Punti caldi per cui si rende necessario l’intervento della pala meccanica, almeno una cinquantina, disseminati sopratutto nelle zone di Villaggio Santa Rosalia, Corso dei Mille, Brancaccio, Bonagia e Falso Miele. Segno che qualcosa ancora non va per il verso giusto.
Nonostante l’impegno dei tecnici che da giovedì scorso sono a lavoro per riparare l’impianto per restituirlo alla Rap. Le notizie che giungono dalla discarica sono positive e, già da domani, l’impianto potrebbe riprendere a lavorare a pieno ritmo, salvo eventuali imprevisti, come quelli che hanno messo fuori uso il Tmb. Da oltre due settimane, infatti, le operazioni di raccolta e smaltimento procedono a rilento, nonostante all’impianto mobile di Rap si sia affiancato quello di Ecoambiente. Ormai l’ordinario è a regime ma, a impensierire, rimane lo ‘straordinario’, per effetto dei rifiuti accumulatisi in questi giorni. Un disagio che interessa soprattutto gli itinerari di raccolta che ricadono nel turno antimeridiano dove si registrano maggiori sofferenze.
«In questo momento lo sforzo dei lavoratori è massimo – afferma Dionisio Giordano segretario regionale Fit Cisl Ambiente – mentre registriamo, finalmente, un segnale di attenzione verso l’azienda da parte del Comune, con la convocazione dei sindacati per la prossima settimana. Un gesto che serve a restituire un clima di maggiore serenità, posto che il socio unico torni a interessarsi fortemente della Rap, a partire dalla nomina del cda all’equilibrio economico finanziario dell’azienda fino all’implementazione del personale».
Sullo sfondo, intanto, si consuma lo scontro tra il sindaco Leoluca Orlando e la Regione. Alle pesanti accuse del dipartimento regionale di Acque e rifiuti, racchiuse nella missiva inviata alcuni giorni fa alla Rap e al sindaco, sui gravi ritardi nella raccolta differenziata e la gestione dei rifiuti, il primo cittadino ha replicato sabato scorso a muso duro respingendo al mittente ogni addebito. E arrivando persino ad accusare gli uffici regionali di ostacolare il Comune di Palermo, sollevando il dubbio che dietro si celi l’intenzione di favorire i privati a scapito di una gestione pubblica.
Ultimo capitolo in ordine di tempo di questa schermaglia, la richiesta da parte della Rap di due variazioni alla sesta vasca della discarica Bellolampo, ormai al collasso. Due interventi che consentirebbero di alzare i margini aumentando allo stesso tempo la durata della vasca per coprire serenamente tutto il 2018, con l’avvio dei lavori della settimana vasca. Proprio su questo punto, l’azienda lamenta la mancata autorizzazione del progetto, presentato da tempo, dagli uffici regionali che dovrebbero apporre solo una firma.
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