«Una città che non ti merita, che è convinta che il tuo nome sia Massimo, che non ha idea del perché sei stato consacrato all’immortalità, che sostanzialmente non ti conosce (se non come l’uomo delle cinquemila lire) e in realtà non ti ha mai conosciuto, che preferisce i One Direction, oggi ha dimenticato l’anniversario della tua nascita. Buon compleanno Vincenzo!». Sui social network Facebook e Twitter si moltiplicano i ricordi in omaggio al celebre compositore Vincenzo Bellini, nato a Catania il 3 novembre del 1801, in occasione del suo 212° anniversario di nascita. Ma c’è chi, come Fabio B. fa gli auguri all’autore della Norma accusando la città e la sua amministrazione di averlo dimenticato. Un’accusa che suscita lo «sgomento» dell’assessore alla Cultura del Comune di Catania Orazio Licandro: «Sono critiche grottesche, visto che da settembre è in corso un festival belliniano che si concluderà stasera con un concerto gratuito proprio per celebrare l’evento», commenta.
All’utente fa eco la pagina Catania, sempre su Facebook: «212° anniversario della nascita di Vincenzo Bellini. L’incapacità politica è riuscita nell’ardua impresa di dimenticarsi del suo uomo più illustre». E su Twitter aumentano i retweet di quanto affermato dai gestori dell’account Via Etnea Catania: «212 anni #Catania dava i natali al suo uomo più illustre: Vincenzo Bellini, ma sembra proprio che sia sfuggito!». Eppure stasera alle 21 al Teatro Massimo Bellini un concerto gratuito chiuderà il ciclo di eventi in onore dello storico compositore. Le sue opere più famose saranno suonate al piano da Francesco Nicolosi e accompagnate dalla voce dellattore catanese Pippo Pattavina. «È un vezzo dei catanesi inventarsi inutili polemiche», afferma Licandro, che si dice «sbalordito» dalle accuse comparse in Rete. «È evidente – aggiunge – che chi scrive certe cose è gente fuori dal mondo che non partecipa alla vita culturale della città e dovrebbe avere la decenza di dire che si sbaglia».
L’assessore ammette che ci possa essere stato «qualche errore di comunicazione», ma ciò non giustifica «l’atteggiamento incomprensibile di chi vive chiuso nel proprio microcosmo», dice. «Gente che non legge neanche il quotidiano cittadino (dice riferendosi a La Sicilia, ndr), in cui è stato annunciato sia il concerto di stasera, per cui si prevede il tutto esaurito, sia tutti gli spettacoli che si sono svolti in questi mesi», aggiunge. «Se non si fosse fatto nulla, le critiche sarebbero state sacrosante» secondo l’assessore, ma in questo caso, per lui, «la polemica è infondata».
Tra i cittadini c’è chi invece la comprende: «Credo si volesse un momento più pubblico – commenta Clara – Il teatro Bellini è un posto di nicchia e la celebrazione non è stata così pubblicizzata. A un momento più soft magari ci avrei portato mio nipote, perché è giusto che sappia chi è quel signore a cui è dedicata mezza Catania. Il concerto è d’obbligo, ma qualcuno può anche voler ricordare un uomo illustre con un fiore in piazza senza per forza doversi sorbire La Sonnambula». Un suggerimento per l’assessore, il quale ammette che «è ancora presto per pensare all’anno prossimo», ma che comunque annuncia che «non ci possono essere due festival: il festival belliniano è quello che si svolge al Teatro Bellini, non quello di Castiglione (Enrico, ndr)».
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