Tradurre in arte, tramite la pittura e la fotografia, i principi fondanti della Repubblica: è questo l’obiettivo di “Terzocchio Meridiani di Luce”, un progetto della Fondazione Fiumara d’Arte di Antonio Presti che pone al centro di tutto la bellezza: quella dell’animo umano, ma anche quella dei nostri principi cardine scritti nella Costituzione. A queste forme di bellezza sarà dedicato, a Librino, un grande museo dell’immagine all’aperto: sguardi e volti di catanesi – che rappresenteranno la bellezza interiore – si alterneranno a immagini legate alla Costituzione su grandi schermi installati davanti alla Porta della Bellezza, a Librino. E, come già avvenuto per la Porta della Bellezza, protagonisti del progetto saranno i ragazzi delle scuole, coinvolti nella realizzazione del museo fotografico di Librino.
Cinquanta istituti catanesi hanno già iniziato a lavorare, altre venti scuole della provincia hanno assicurato la loro partecipazione al progetto. Coinvolte anche numerose associazioni no profit. Oltre alle foto i ragazzi realizzeranno anche 500 bandiere sul tema della Costituzione, che ben presto sventoleranno sull’Asse dei servizi che collega Librino all’aeroporto di Fontanarossa (alcune bandiere saranno regalate all’ospedale Vittorio Emanuele). Ma al centro dell’iniziativa ci sarà la fotografia, grazie al contributo del grande fotografo iraniano Reza.
Non si tratta solo di una “guest star”: Reza ha un ruolo attivo, ovvero il compito di formare i “giovanissimi” fotografi delle scuole e alcuni fotografi professionisti per realizzare le immagini che trasformeranno Librino in un museo a cielo aperto. Ogni mese, per circa una settimana, presso l’istituto Campanella Sturzo di Librino, tiene già un workshop di fotografia. «Questo progetto di formazione che coinvolge studenti e giovani fotografi professionisti è basato sulla mia esperienza nel mondo – ha spiegato il maestro –. Durante il lavoro di fotografo, ma anche di professore, mi sono accorto che l’educazione tradizionale non conviene più al periodo che stiamo vivendo. Sono stato due settimane al Cairo, durante le rivolte in Egitto, ed è li che ho capito quello che sta diventando il mondo e i nuovi strumenti che ha creato la rivoluzione dell’informazione. Il mondo d’oggi ha bisogno di ragazzi che sanno usare nuovi mezzi. Questo progetto di Fiumara d’arte di cui stiamo raccogliendo i frutti sarà alla base dell‘evoluzione della nostra società. Questi ragazzi saranno i primi della loro generazione ad imparare la lingua di domani. Quel che io sono venuto ad offrirvi è tutto quello che rimarrà nel futuro».
«Trent’anni di storia che continua ad affermarsi e a manifestarsi, lavorando onestamente e semplicemente. Capire il valore storico delle cose, come la carta costituzionale, è importante – commenta Antonio Presti –. Le scuole danno dimostrazione di aver recepito: le bandiere sono belle come istallazioni, ma l’impatto fotografico è immediato, è un linguaggio mediatico contemporaneo, è un veicolo di comunicazione internazionale. I giovani che mettono le loro foto sulla rete, ad esempio su facebook, sponsorizzano la Costituzione e ciò ha un valore universale».
Come osserva Cristina Bertellì, amica e collaboratrice di Presti, «ci sono moltissime periferie nel mondo, ma a Librino avete la fortuna di avere Antonio Presti. Nei miei viaggi ho visto moltissimi artisti che vanno nelle periferie, strumentalizzano la popolazione, fanno un lavoro egocentrico estremo e se ne vanno. La differenza è che Presti incita la popolazione, i bambini, ad essere attori ed autori dei loro atti; ed è per questo che ho voluto portare avanti il progetto. La creatività nel mondo è occultata ed uccisa sin dalla giovane età, farla crescere a partire dai bambini è il metodo giusto».
I lavori per “la bellezza della Costituzione”, si concluderanno entro fine marzo. Nei primi giorni di maggio è prevista una grande manifestazione per l’istallazione delle 500 bandiere (che tutte insieme formeranno un tricolore). Sono state scelte le facciate cieche dei palazzi che ospiteranno alcune gigantografie e i luoghi per l’installazione delle grandi Porte della luce sulle quali sarà proiettato tutto l’archivio socio-antropologico costituito dalle fotografie.
Il museo di Librino si estenderà all’interno di tutte le attività commerciali del quartiere. In circa 120 negozi, saranno infatti installate delle mostre fotografiche di giovani artisti. Il negoziante spiegherà l’opera all’interno dell’esercizio commerciale e il pubblico contribuirà così alla rinascita del quartiere. Dopo un anno, per contratto con gli artisti, le opere fotografiche entreranno in possesso dei commercianti . «Una bellezza che nasce nelle case degli abitanti e che infine vi ritorna», afferma soddisfatto Presti.
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