Battiato: “In Sicilia vedo i prodromi di un nuovo Rinascimento. I politici? Mi ricordano l’Inferno…”

“I politici temono l’autonomia della gente; l’autonomia nel capire le cose importanti della vita”. E’ un messaggio chiaro quello che lancia Franco Battiato dalle telecamere di La7, che stasera, sabato 16 Febbraio, lo ha ospitato nel corso della trasmissione In Onda.

“La politica è l’arte di impedire alla gente di impicciarsi di ciò che la riguarda”, diceva già Paul Valéry.  Ne discende che un pensiero  dormiente è assai gradito ad una classe politica ridotta a un circo di affaristi e opportunisti.

Ed è contro questa politica  che il musicista catanese, da assessore regionale al Turismo in Sicilia,  si scaglia contro senza pietà.

“I politici di oggi, almeno il 75%, mi ricordano l’ottavo canto dell’Inferno. Quello in cui si parla di Filippo Argenti, politico nel senso moderno del termine, ovvero colui il quale si è arricchito schifosamente alle spalle degli altri” ha detto Battiato.

Tutto da buttare? Per niente: “In Sicilia vedo i prodromi di un nuovo Rinascimento. Lo sento quando vado in giro e sento anche che la gente del Nord crede nella rivoluzione siciliana. Ci appoggia ‘spiritualmente’, se mi è consentito questo avverbio”.

“Sono fiducioso” ha ribadito ai giornalisti di La, anche dopo avere raccontato   dell’occasione persa per la Sicilia: i Grammy Awards. Che potevano essere consegnati a Taormina se solo in assessorato fosse rimasto un euro. 

“Non so come andrà a finire ma, ci credo”. Battiato ha quindi citato eventi quali l’estate catanese ai tempi di Enzo Bianco o il Festival di Fiano. Eventi che hanno richiamato turisti da tutta Europa. Della serie: turismo significa anche attrarre l’attenzione del mondo con iniziative di spessore.

Musica nuova per le orecchie dei siciliani. Anzi, musica…(as)

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