Basket, l’Orlandina vince e convince a Cantù Bene Agrigento e Trapani, figuraccia Ragusa

Si è concluso un altro weekend pieno di appuntamenti per le squadre siciliane di basket.

Serie A
Red October Cantù-Betaland Capo d’Orlando 73-79
Successo importante per la squadra di coach Di Carlo che si impone in un match ostico e continua a navigare tra le prime otto in classifica, in piena zona play off scudetto. Siciliani subito avanti con Iannuzzi, poi Pilepic e Dowdel ribaltano il risultato sul 7-6. L’Orlandina si scuote e ancora Iannuzzi e Stojanovic ricacciano indietro Cantù. La Betaland è padrona del campo e non è un caso: già al primo parziale, grazie anche a una tripla di Archie, il punteggio è di 11-23. In avvio di seconda frazione, altra bomba di Archie, gli ospiti viaggiano sulle ali dell’entusiasmo e continuano a trovare la via del canestro, costringendo gli avversari al timeout. Callahan prova a scuotere i suoi, ma la difesa dei padroni di casa è assente e i siciliani ne approfittano per andare a punti con Archi, Delas, Tepic e Diener: all’intervallo è già +25, 23-48. Al rientro in campo, i lombardi provano a ridestarsi, la Red October comincia piano piano a rosicchiare il vantaggio dei siciliani grazie soprattutto a Parrillo. Cantù cerca di recuperare punto su punto e in effetti alla terza sirena si arriva sul 47-60. L’ultimo quarto segna il -9 dei padroni di casa, con l’Orlandina che sbaglia troppo in attacco. Iannuzzi mette dentro il punto del +10, poi Cantù trova cinque punti di fila di Calathes per il 61-66. È però un fuoco di paglia, con sette punti consecutivi di Capo d’Orlando che spezzano subito il parziale dei locali e il cronometro che scorre inesorabile fino al definitivo 73-79.

Serie A2
Fortitudo Agrigento-Remer Treviglio 87-84 d.t.s.
Vittoria importantissima in chiave play off per la squadra siciliana che, seppur dopo un supplementare, batte Treviglio portandosi al quarto posto e agganciando proprio i lombardi a quota 26 punti. Inizio scoppiettante degli ospiti, che firmano subito un parziale di 0-8, ma i biancazzurri si rialzano presto grazie a Bell-Holter e trovano subito il pari sull’8-8. Da qui in poi, fino alla prima sirena, si gioca punto a punto, con il primo quarto che si chiude sul 20-19. La seconda frazione vede un Bell-Holter più spento, ma i padroni di casa trovano ugualmente il +10 grazie ai punti di Zugno e Buford e alle triple di Bucci. Poi quest’ultimo commette un antisportivo che rilancia le ambizioni degli ospiti, capaci di chiudere la prima metà di gara sotto di sei punti, sul 42-36. Al rientro in campo, Treviglio parte subito forte toccando il -2, poi Agrigento va nuovamente in fuga in una fase molto intensa della gara. Botta e risposta da tre per Evangelisti e Marino, Agrigento conduce 61-50 alla terza sirena. Nell’ultimo quarto, gli ospiti hanno il merito di crederci e di accorciare subito le distanze: Piazza e De Laurentiis provano a tenere i siciliani avanti con un discreto margine, ma Treviglio rientra definitivamente in partita e due liberi di Sollazzo valgono il 74-74 e l’overtime. Al supplementare, tripla di Bucci alla quale risponde Marino, poi si gioca punto a punto soprattutto dalla lunetta, fin quando Agrigento si porta avanti di tre punti, con Treviglio che sbaglia l’ultimo possesso e regala la vittoria ai siciliani.

Givova Scafati-Pallacanestro Trapani 69-74 Anche i granata ottengono due punti pesantissimi in chiave play off. La squadra di coach Ducarello è al momento ottava e occupa l’ultimo posto utile nella griglia dopo la vittoria ottenuta sul parquet di Scafati. La gara inizia con quattro punti dei siciliani firmati da Crockett, poi arriva la risposta gialloblu che si portano avanti sul 9-6. Trapani controbatte con le triple di Mays e Viglianisi, imitati poco dopo da Filloy in un paio di occasioni, restando avanti nel punteggio e chiudendo il primo quarto sul 14-22. Metreveli realizza il primo canestro della seconda frazione, la Givova prova a ricomporsi e si porta a tre sole lunghezze dai siciliani che provano nuovamente l’allungo con Filloy e Viglianisi, ai quali risponde Crow dall’arco. Prima dell’intervallo, Trapani trova un ottimo parziale toccando nuovamente il +10, poi le squadre vanno al riposo sul 31-39. Al rientro in campo, tripla di Dobbins, ma gli ospiti mantengono il controllo del gioco e gestiscono il vantaggio con le giocate di Renzi e Viglianisi. Scafati poi si rimette in carreggiata: la tripla di Dobbins vale il 42-47, i punti di Fantoni e Ammannato (quest’ultimo dalla lunetta), segnano il 46-47. La gara è definitivamente riaperta e i campani passano anche in vantaggio con i punti di Fantoni e Dobbins: alla terza sirena il punteggio è di 52-49. Nell’ultimo quarto, blackout dei padroni di casa e Trapani ricomincia a segnare a raffica, volando sul 54-63. Scafati prova a lottare, ma resta indietro nel punteggio, di sei punti, svantaggio che si mantiene fino al definitivo 68-74.

Coppa Italia Femminile
La Virtus Eirene Ragusa non va oltre la semifinale di Coppa Italia e non riesce così a difendere il trofeo conquistato lo scorso anno. A Venezia le iblee vengono sconfitte sonoramente dalla Gesam Gas Lucca, poi battuta in finale da Schio che può così sollevare il suo decimo titolo. La squadra toscana si impone con il risultato di 81-49, punteggio imbarazzante per le siciliane che lasciano così mestamente e sin da subito la competizione. La gara in sé ha in effetti ben poco da offrire, con Ragusa che si rende protagonista di una fiammata iniziale, ma poi la palla passa alle toscane che chiudono il primo quarto sul 21-13. La seconda frazione serve a Lucca per mantenere alta l’intensità e allungare ancora nel punteggio, impedendo alle iblee di trovare punti con continuità: le squadre arrivano così all’intervallo sul 44-26. Nel terzo periodo, ritmi ancora alti e Lucca padrona del campo, le siciliane trovano solo dieci punti e alla terza sirena il tabellone segna 64-36. Nonostante la gara già ipotecata, la Gesam non smette di attaccare e difende anche con una certa intensità. Il finale è di 81-49. «Chiediamo scusa a tutti i nostri tifosi per questa partita – le parole del presidente Gianstefano Passalacqua a fine gara -. Sia a quelli che hanno seguito la partita in streaming ma anche e soprattutto a quelli che sono arrivati fino a Venezia».

Luca Di Noto

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