Bando Borghi, la Regione sceglie la Conceria di Vizzini «La Sicilia ha deciso di selezionarla senza nessuna gara»

In Sicilia c’è un borgo più fortunato di altri. La Conceria di Vizzini, un tempo zona di lavorazione delle pelli, sta per aggiudicarsi 20 milioni di euro del Pnrr destinati alla riqualificazione dei borghi disabitati. Circa 40 edifici con al centro una chiesetta dedicata a Sant’Eligio, oggi disabitata, edificata nella tipica pietra locale ed esempio dell’architettura rurale della Sicilia orientale. A fare discutere, però, è il metodo di selezione lasciato alla discrezionalità degli enti regionali. Alcune Regioni hanno deciso di procedere con gli avvisi di selezione per scegliere il Comune meritevole. Una decisione che non ha allontanato le polemiche se si pensa che in Abruzzo un Comune si è aggiudicato le somme superando un altro borgo di un solo punto. La Regione Sicilia invece ha scelto di non aprire ai contendenti e decidere da sé. E la scelta è ricaduta sulla Conceria di Vizzini. Una decisione, per alcuni effettuata d’imperio, che fa discutere: tra le critiche mosse al governo nazionale e le polemiche sul metodo di assegnazione dei fondi

Dietro la scelta della giunta regionale ci potrebbe essere un nodo al fazzoletto fatto già negli anni Novanta quando il sindaco di Vizzini era Giuseppe Li Volti e il presidente della provincia era proprio Nello Musumeci. Un progetto che, però, rimase lettera morta e oggi potrebbe tornare a prendere forma. A Direttora d’Aria i particolari di quella che potremmo definire una lotteria per la quale nessuno ha potuto comprare i biglietti. La questione ha sollevato un polverone a livello nazionale – ha spiegato in trasmissione ai microfoni di Radio Fantastica e Sestarete il sindaco di Castelbuono e presidente dell’Unione comuni e comunità montane (Uncem) Mario Cicero – in cui la Sicilia si è distinta perché non ha nemmeno fatto un avviso per la selezione del Comune». Mentre c’è chi crede che la vicinanza di Vizzini a Militello val di Catania, paese d’origine del governatore, abbia favorito la scelta del borgo, ci si accorge che Musumeci aveva già promesso alla Conceria miliardi di lire quando era presidente della provincia. Sebbene nella delibera di giunta si sottolinei come la proposta sia da attribuire all’assessore regionale ai Beni culturali Alberto Samonà. Al di là della titolarità dell’idea, c’è da sgomberare il campo da possibili sospetti di avvicendamenti politici tra il sindaco di Vizzini, da sempre appartenente al centrosinistra, e il presidente della Regione. 

«Ritengo sbagliata l’impostazione del governo nazionale perché la preparazione del bando ha logiche da ventennio fascista – ha incalzato Cicero – immagino il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini quando fra vent’anni ripasserà da quelle zone e dirà “queste le ho fatte io”». A prescindere dalle rievocazioni storiche, per Cicero, che non ha risparmiato complimenti al borgo aggiudicatario, la soluzione migliore sarebbe stata quella di investire in servizi. «I territori rurali diventano attrattori importanti per la gente – ha spiegato – per questo bisogna fornire i servizi  aggiunge – perché la loro carenza provoca la fuga di 400mila giovani all’anno». Per Cicero, insomma, «questi soldi potevano servire per dare servizi e magari ricomprendere più città». Cominciare a porre le basi, dunque, per un sistema di servizi intercomunali. «Purtroppo però, la politica nazionale non sa programmare – conclude Cicero – Stiamo partecipando ad alcuni bandi per l’efficientamento energetico, abbiamo presentato un progetto ma mancano i soldi. Si improvvisa ogni giorno, vogliono fare passare il messaggio che gli enti locali non sono capaci di pianificare, ma in realtà mancano direttive chiare».

In questo caso, il bando prevede la realizzazione di alberghi, scuole professionali e campus universitari. Ma cosa verrà realizzato nel quartiere della Cunziria? «Intanto stiamo salvaguardando il patrimonio culturale della città di Giovanni Verga – ha risposto a Direttora D’Aria il sindaco di Vizzini Vito Cortese – perché da 48 anni qui si svolgono le Verghiane e siamo nel centenario della morte di Verga. Quindi, il fatto che altri sindaci possano avere delle rimostranze rientra nella logica del rancore – ha aggiunto – che pone gli ultimi contro i penultimi senza avere tolto niente a nessuno». Nel dettaglio, si tratta di 40 edifici che verranno restaurati e adibiti principalmente a sede museale per ricordare il maggiore esponente del verismo nato a Vizzini e che, proprio alla Cunziria, ha ambientato il duello tra compare Alfio e compare Turiddu della Cavalleria Rusticana.   

«La Conceria – ha spiegato Cortese – è destinata a diventare volano dell’economia del paese perché lì verranno allocati il museo della Concia e il museo Etna antropologico. Parte degli edifici recuperati verranno destinati a giovani ricercatori interessati al verismo e diventerà una parte importante da fruire per tutto il territorio del Calatino e della Sicilia». Certo, a mancare sarebbero i servizi e i collegamenti periferici. «Vizzini è baricentrico per tre province – ha commentato il sindaco – i collegamenti ci sono: tra poco partiranno i lavori per l’autostrada Catania-Ragusa e il paese è ben collegato con Siracusa, Catania e Ragusa». Eppure, se si prova a cercare un treno che dalla città etnea raggiunga Vizzini, si trovano solo due tratte al giorno ed entrambe nel pomeriggio. Sebbene la cifra sia molto bassa, aggirandosi sui due euro a tratta, per ritornare in giornata a Catania si dovrebbe ripartire un’ora dopo essere arrivati a Vizzini. Ma quanto tempo ci vorrà per vedere realizzare il progetto da venti milioni di euro? «Deve essere realizzato entro il 2026», assicura il primo cittadino. 

Gabriele Patti

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