Bandiere blu, la Sicilia perde quella di Pozzallo Ne restano sei fra Messina, Ragusa e Agrigento

La Sicilia perde la Bandiera Blu del Ragusano, quella che lo scorso anno era stata assegnata a Pozzallo. Sono solo sei i vessilli indice di mare pulito, servizi e cura nell’accoglienza ottenuti dall’Isola dalla Foundation for Environmental Education (Fee), il riconoscimento internazionale che assegna la Bandiera blu ai Comuni rivieraschi impegnati nella gestione delle tematiche ambientali, con particolare riferimento alla salvaguardia dell’ecosistema marino. Nell’Isola vengono riconfermate dalla Fondazione per l’Educazione Ambientale il lungomare di Santa Teresa di Riva, Tusa (spiaggia Lampare e Marina) e Lipari (Stromboli: Ficogrande; Lipari: Acquacalda e Canneto; Vulcano: Acque Termali e Gelso) in provincia di Messina; Ispica (Santa Maria del Focallo, Ciriga primo, secondo e terzo tratto) e Marina di Ragusa nella provincia iblea; e Menfi (Porto Palo Cipollazzo e Lido Fiori Bertolin) nell’Agrigentino. Nessun porto turistico è stato premiato con una Bandiera Blu. 

Escluso Pozzallo con le spiagge di Raganzino e Pietrenere che lo scorso anno avevano fatto assegnare alla Sicilia il settimo riconoscimento. «La nostra esclusione – commenta il sindaco pozzallese Roberto Ammatuna –  dipende solo dal fatto che non abbiamo raggiunto la percentuale richiesta di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani. Si chiedeva il 30 per cento e noi, purtroppo, siamo fermi intorno al 15 per certo. Sarà un motivo in più per impegnarci ad accrescere la percentuale di differenziata – conclude – in modo che il prossimo anno possiamo riconquistare la Bandiera Blu».

Quello siciliano non è un buon piazzamento per la Regione che ha il maggior numero di chilometri di coste balneabili in Italia (922,9), con 1152 chilometri di costa nell’Isola maggiore e 500 chilometri nelle isole minori. In totale, il 22 per cento della costa italiana. La Bandiera Blu viene conferita ogni anno ai Comuni che la richiedono dopo un’approfondita analisi che prende in esame diversi parametri: la qualità delle acque di balneazione, la gestione ambientale, i servizi e la sicurezza delle spiagge e l’educazione ambientale. Per esempio, i siti premiati devono essere conformi alle direttive sul trattamento delle acque reflue e sulla qualità delle acque di scarico. Nessuno scarico di acque reflue (urbane o industriali) deve interessare l’area della spiaggia. Non devono mancare cestini per la spazzatura e contenitori per la raccolta differenziata, così come deve esserci un numero adeguato di servizi igienici. E ancora almeno una spiaggia Bandiera Blu per ogni Comune premiato deve avere accesso e servizi per i disabili.

Redazione

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